Realtà virtuale per il supporto psicologico a medici e infermieri in emergenza Coronavirus

La realtà virtuale in soccorso di medici e infermieri impegnati in prima linea contro il Coronavirus per aiutarli a prevenire e superare stress e ansie provocati dall’emergenza sanitaria.

È l’obiettivo di “Mind-VR”, progetto di supporto psicologico selezionato nell’ambito della seconda edizione dell’Università del Crowdfunding, il programma di finanza alternativa dell’Università di Milano-Bicocca, promosso per consentire a studenti, ex studenti, docenti, ricercatori e dipendenti dell’Ateneo di realizzare progetti innovativi e idee imprenditoriali attraverso campagne di raccolta fondi su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

«Con il diffondersi del virus Covid-19 – spiega Federica Pallavicini, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze umane per la Formazione dell’Ateneo milanese e a capo del team del progetto trasversale ai dipartimenti di Scienze per la Formazione e Medicina-Chirurgia – negli ospedali medici e personale infermieristico si sono trovati ad affrontare un’emergenza senza precedenti. Oltre ai ritmi lavorativi estenuanti, la necessità di gestire pazienti in condizioni di estrema sofferenza e lontani dai propri familiari è un carico emotivo enorme, che espone il personale ospedaliero a un elevato rischio di sviluppare disturbi d’ansia, in particolar modo il disturbo post-traumatico da stress, con gravi conseguenze sul piano della salute mentale e fisica».

Una risposta per affrontare questa situazione di emergenza può venire dalla realtà virtuale che, secondo la ricercatrice, «rappresenta uno strumento altamente specializzato ed efficace per la prevenzione e il trattamento dei disturbi d’ansia ed è per questo applicata già da diversi anni per le vittime di guerra, catastrofi naturali e attacchi terroristici. L’utilizzo di questa tecnologia immersiva può infatti aiutare i pazienti sia a processare gli aspetti emotivi dei ricordi traumatici che ad apprendere risorse utili per una migliore gestione dell’ansia, incluse tecniche di rilassamento».

La campagna di crowdfunding, al via oggi, ha un obiettivo economico di 5.000 euro, risorse che serviranno a coprire le spese di sviluppo di un contenuto psicoeducativo in realtà virtuale, con l’obiettivo di offrire un’educazione di base sull’ansia e sul disturbo post-traumatico da stress (ad esempio, cause ed effetti, principali tecniche per una migliore gestione).

Il contenuto creato da “Mind-VR” sarà costituito da uno scenario virtuale (ad esempio, una sala) all’interno del quale la persona troverà del materiale interattivo utile per imparare a riconoscere i sintomi e le principali cause del disturbo post-traumatico da stress e di altri disturbi d’ansia e in cui riceverà consigli per apprendere alcuni esercizi utili per alleviare l’ansia (ad esempio, tecniche di rilassamento). La realtà virtuale rappresenta infatti uno strumento interattivo molto utile per programmi psicoeducativi, ossia interventi finalizzati a dare informazioni in modo chiaro ed articolato, al fine di rendere il paziente più competente e consapevole del suo problema, in un’ottica di empowerment individuale.

Il team del progetto Mind-VR ha già pensato a nuovi obiettivi da aggiungere al primo nel caso riuscissero ad andare in overfunding con la campagna. In particolare, tre ulteriori contenuti in realtà virtuale per l’esposizione graduale per far rivivere gradualmente situazioni significative dal punto di vista emotivo vissute durante l’emergenza allo scopo di facilitare i processi emotivi del trauma . Si tratta di tre esperienze virtuali, rappresentanti diversi “episodi narrativi” emotivamente impegnativi in cui le persone potranno apprendere e mettere in pratica strategie di riduzione dell’ansia e di un contenuto di rilassamento in realtà virtuale per facilitare l’apprendimento di tecniche di rilassamento attraverso l’utilizzo di ambienti virtuali creati ad hoc (come una foresta tropicale o lo spazio).

I contenuti di “Mind-VR” saranno realizzati attraverso un processo di progettazione centrata sull’utente (“user-centered design”), con il coinvolgimento del personale sanitario sin dalle prime fasi di ideazione e sviluppo, e secondo un approccio “evidence-based”, ovvero costruito sulla base di studi di ricerca. Gli ambienti in realtà virtuale saranno realizzati da AnotheReality, startup italiana specializzata in spatial computing e natural user interaction (VR/AR).

I contenuti saranno resi disponibili in forma gratuita, su specifiche piattaforme di condivisione, per essere utilizzati da esperti della salute mentale. Saranno prodotti manuali di utilizzo dei contenuti differenziati sul target dei pazienti coinvolti.

 

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