Calamità naturali, emergenze sanitarie, crisi sociali, incidenti e attacchi informatici possono causare interruzioni ai servizi e mettere a rischio l’operatività di qualsiasi impresa o istituzione. Ma mai prima come con la pandemia di COVID-19 le aziende hanno dovuto fare i conti con la propria resilienza per sopravvivere. Per avere successo in scenari fortemente stressati sono necessari nuovi approcci alla gestione e al funzionamento delle risorse IT, e questo condizionerà pesantemente i piani di investimento delle imprese in futuro.
L’attuale emergenza ha evidenziato, a livello planetario, il ruolo cruciale dell’IT per la continuità del business aziendale. Secondo le rilevazioni di IDC, il 54% delle imprese europee si è detto in questo momento intenzionato ad aumentare gli investimenti tecnologici per consentire l’accesso remoto sicuro ai propri dati e alle proprie applicazioni. IDC si aspetta che un’azienda su due faccia lo stesso per gli ambienti di lavoro virtuali.
Di fatto, se non sufficientemente preparato, il sistema informativo è direttamente interessato da questi incidenti, e può causare l’interruzione di tutta o parte delle attività aziendali. Al contrario, l’implementazione di tecnologie agili e di modalità organizzative come gli ambienti multicloud, le procedure di backup e di business continuity, lo smart working e il lavoro da remoto può permettere alle imprese di proseguire l’attività nelle migliori condizioni possibili.
Per consentire alle rispettive organizzazioni di superare le ripercussioni economiche e organizzative associate alla pandemia di COVID-19, IDC consiglia ai leader tecnologici aziendali di adattare la propria strategia di resilienza a tre obiettivi fondamentali:
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reagire alle sfide IT e di business più urgenti con il minimo attrito possibile;
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recuperare il dissesto finanziario adottando approcci ai sistemi informativi e ai data center che riducano il costo delle operazioni a lungo termine;
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intervenire e porre rimedio adottando nuove tecnologie, modelli di implementazione e pratiche operative che assicurino che questo “non accada più”.
Tutti gli investimenti tecnologici e le decisioni relative alle operazioni IT nei prossimi tre anni saranno secondo IDC subordinati al raggiungimento di uno o più di questi obiettivi, con la finalità di avere un ambiente più resiliente quando si verificherà la prossima crisi.
Garantire la resilienza delle infrastrutture IT significa porre le basi di una resilienza organizzativa e operativa in grado di fare la differenza, in periodi come l’attuale, tra il successo e il fallimento. Infrastrutture tecnologiche agili, scalabili e sicure, forte focalizzazione sull’automazione dei processi di risposta e ricorso a servizi cloud sono gli ingredienti principali per un business resiliente e vincente.
Il 9 luglio, in diretta streaming dalle 11:30 alle 12:30, si svolgerà l’IDC Digital Connections: Resilient Infrastructure 2020, un evento digitale in formato webinar concepito per fornire esempi e risposte concrete alle sfide tecnologiche e organizzative che le aziende devono affrontare per rendere più resiliente la propria organizzazione.
Ospiti di Sergio Patano, associate research director di IDC Italia, ci saranno esperti di società leader in ambito tecnologico in grado di rispondere a domande quali: come garantire l’accesso remoto ai servizi IT aziendali? Come proteggere i dati e i sistemi e renderli resilienti? Come garantire la continuità della comunicazione e della collaborazione? Come sviluppare un’organizzazione veramente agile per limitare l’impatto delle interruzioni?
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