Le imprese affrontano la transizione ecologica scegliendo di investire sulla sostenibilità

Finanziamenti, regole e un ruolo sempre più centrale delle banche a supporto delle imprese

Immagine distribuita da Pixabay

Non ci sono ombre di dubbio sul post Covid delle imprese, soprattutto delle piccole e medie, che affrontano il recupero economico scegliendo d’investire in trasformazione e sostenibilità.

L’Unione Europea tiene la barra dritta verso la transizione ecologica, un progetto ambizioso che non potrà essere messo a punto se non con l’impegno delle piccole e medie imprese. Le PMI fungeranno da motore centrale dell’economia, sostenute da fondi strutturali e specifici strumenti di finanziamento imprese.

“Il 66% delle piccole imprese italiane – ha spiegato Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese – è da tempo impegnato in azioni ‘green’ finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle attività. La trasformazione green genera nuove e innovative opportunità per il futuro di artigiani e piccoli imprenditori: a cominciare dagli artigiani delle costruzioni, alle prese con la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, a quelli che si occupano di smaltimento e riciclo rifiuti. Quindi particolare attenzione va riservata alle PMI, fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione”.

Le imprese in tema di sostenibilità divise fra ‘driver’ e ‘performer’

Una recente indagine Istat ha stabilito che fra le imprese italiane circa un milione dimostra un forte interesse nei confronti dei percorsi di trasformazione sostenibile, scegliendo di investire concretamente nel settore.

Solo una parte dell’imprenditoria ha assimilato il concetto di sostenibilità, valutando di trasformarsi, risultare più flessibile, acquisire nuove informazioni e e processi virtuosi.

A farlo con costanza sono le imprese ‘driver’, in grado di guidare anche le altre verso la sostenibilità. Si tratta di una percentuale di presenze ancora piuttosto bassa, ma in costante crescita. Più elevata la presenza di ‘performer’, che si impegnano costantemente per diventare ‘driver’, e quindi autentici punti di riferimento per accompagnare il mondo verso un futuro più green.

Tocca quota 4% la percentuale delle imprese che possiamo considerare ‘follower’, ovvero realtà che stanno valutando di investire nella sostenibilità.

La ricetta per una buona riuscita della transizione ecologica delle PMI

A supporto della transizione ecologica delle piccole e medie imprese si ravvede la necessità di un impiego totalitario del PNRR, Piano nazionale ripresa resilienza, ma non solo. La ricetta per la buona riuscita della transizione ecologica è fatta di tutta una serie di ingredienti.

Si parte, e non solo idealmente, dalla necessità per le imprese, di essere in linea con il mondo finanziario, sfruttando appieno la finanzia dedicata allo sviluppo sostenibile, dirigendone i flussi nella direzione della transizione.

Le imprese affronteranno positivamente la transizione ecologica soprattutto se avranno a che fare con procedure burocratiche semplificate.

Per investire con successo nella sostenibilità le imprese dovranno necessariamente avviare tutta una serie di collaborazioni con le Università e i Centri di Ricerca, per garantirsi un flusso continuo di informazioni.

La transizione ecologica dovrà essere supportata da un accesso semplice e rapido ai finanziamenti, così come ai fondi strutturali.

Infine, le PMI dovranno poter contare su strumenti finanziari ad hoc, studiati appositamente sul loro profilo.

Le banche sempre più impegnate nello sviluppo della finanza sostenibile

Il ruolo delle banche diventa sempre più centrale nel supporto alla finanza sostenibile. Chiamate a vestire i panni delle facilitatrici, a fronte di un impegno ambientale e sociale, le banche si dichiarano pronte a impegnarsi concretamente, accompagnando le imprese verso la transizione, e scegliendo di sviluppare tutta una serie di nuovi strumenti finanziari.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here