Automobilisti più consapevoli vogliono auto sostenibili e tecnologiche

Secondo un rapporto di Accenture, quasi i due terzi dei consumatori sono “guidatori orientati alla sostenibilità”, disposti anche a pagare di più per un'automobile più sostenibile. Hanno poi anche una buona conoscenza del digitale, e si aspettano che le nuove tecnologie siano sempre più integrate nelle auto del futuro

Immagine distribuita da Pixabay

Gli automobilisti attenti alla sostenibilità vogliono automobili senza motore a combustione interna, quindi con una propulsione che sfrutta forme alternative. Inoltre, richiedono una tecnologia digitale sempre più presente, che si sviluppi in due ambiti: miglioramento del piacere del viaggio e dei servizi post-vendita e di manutenzione.

Secondo un rapporto di Accenture, quasi i due terzi dei consumatori sono “guidatori orientati alla sostenibilità”, che si classificano come “molto” o “estremamente” preoccupati per l’ambiente. Questo porterà le case automobilistiche ad evolvere la loro offerta per soddisfare questa crescente domanda di mobilità sostenibile.

Mobilità, sostenibilità e digitalizzazione

Il rapporto, dal titolo “Busting automotive sustainability myths”, si basa su un sondaggio condotto su 8.500 consumatori selezionati tra gli Stati Uniti, la Cina e otto paesi europei, tra i quali Germania, Regno Unito, Francia, Norvegia e Italia. Esamina le sfide che devono affrontare le case automobilistiche considerando la domanda di sostenibilità e digitalizzazione dei consumatori in relazione alla mobilità. Questo studio fa parte della serie di rapporti “What digital driver want” sviluppata dalla stessa Accenture.

Il 64% degli intervistati sono guidatori con un chiaro orientamento alla sostenibilità, e la maggior parte di loro ha dichiarato che il loro prossimo veicolo sarà alimentato da fonti energetiche nuove e alternative

Un concetto emerge chiaramente: la sostenibilità non è più una preoccupazione secondaria per gli acquirenti e i conducenti di automobili. Non solo il 64% degli intervistati sono guidatori con un chiaro orientamento alla sostenibilità, ma la maggior parte di loro ha dichiarato che il loro prossimo veicolo sarà alimentato da fonti energetiche nuove e alternative (NEV), come elettrico a batteria, elettrico ibrido, gas naturale, elettrico ibrido plug-in, e via dicendo. Non vogliono, quindi, nuovi veicoli con motori a combustione interna. Attenzione però, perché non sono soltanto i conducenti attenti alla sostenibilità a preferire un veicolo NEV come prossima auto, ma anche più della metà (53%) dei conducenti che sono risultati meno attenti alla sostenibilità ha affermato che ne vorrebbe uno.

Non è una questione di casa automobilistica…

I guidatori con sensibilità green non sono particolarmente affezionati a una casa automobilistica: il 97% di loro cambierebbe marchio per avere un veicolo più sostenibile, e il 99% lo farebbe per ottenere servizio di assistenza e riparazioni più sostenibili

Nessun marchio viene percepito come il leader indiscusso a livello globale per il miglior approccio sostenibile. Infatti, se guardiamo i numeri, BMW e Audi vengono considerate come le case che hanno sviluppato il miglior concetto di sostenibilità dall’11% degli intervistati, e Tesla è avanti a loro di un solo punto percentuale (12%). In molti casi gli intervistati sono risultati più propensi a scegliere le case automobilistiche in base ai loro mercati interni, considerandole come più avanti nell’approccio green. Quindi i guidatori americani si orientano verso Tesla, mentre gli europei preferiscono BMW e Audi, per esempio. Anche per quanto riguarda l’assistenza e le riparazioni, più di un quarto (28%) dei conducenti attenti alla sostenibilità non ha una chiara preferenza per un marchio rispetto ad un altro.

I guidatori con sensibilità green non sono particolarmente affezionati a una casa automobilistica. Infatti, il 97% di loro cambierebbe marchio per avere un veicolo più sostenibile e addirittura il 99% lo farebbe per ottenere servizio di assistenza e riparazioni più sostenibili. In altre parole, i marchi che non riusciranno a fare breccia nella testa dei guidatori attenti alla sostenibilità – non mettendo sul piatto i necessari investimenti per migliorare la propria offerta green – perderanno clienti a favore delle case concorrenti che mostreranno una maggiore attenzione e impegno per l’ambiente.

…e nemmeno di prezzo

I guidatori più attenti non solo sono disposti a passare ai NEV, ma pagherebbero un prezzo più elevato per un’automobile più sostenibile

Tra i tanti miti automobilistici sfatati dal rapporto c’è quello che la maggior parte dei conducenti è molto sensibile al prezzo e non pagherà di più per una maggiore sostenibilità. Infatti, i guidatori più attenti non solo sono disposti a passare ai NEV, ma pagherebbero un prezzo più elevato per un’automobile più sostenibile. Ad esempio, il 30% di coloro che sono orientati ad un approccio più sostenibile sono disposti a pagare dall’1% al 5% in più per avere un’auto più rispettosa dell’ambiente. Un ulteriore 61% è disposto a pagare almeno il 6% in più, mentre c’è addirittura un 4% che, sorprendentemente, afferma che pagherebbe il 25% in più.

Questi guidatori sono anche disposti ad accettare altri compromessi per avere un’auto più sostenibile, con più di sei su 10 che comprerebbero una vettura con un design meno accattivante, purché sia funzionale (63%), o un’auto con prestazioni ridotte (62%). In altre parole, i conducenti orientati alla sostenibilità sono disposti ad accettare compromessi sui fattori che fino a oggi molti nell’industria delle automobili hanno ritenuto essere criteri di acquisto fondamentali e non negoziabili.

Il digitale per migliorare l’esperienza in auto e nei servizi

La ricerca mostra una forte connessione tra i guidatori orientati alla sostenibilità e il mondo digitale, del quale hanno una buona conoscenza. Proprio per questo si aspettano che le auto del futuro godano delle nuove tecnologie digitali, con un conseguente aumento delle comodità e del piacere di viaggiare. Inoltre, gli automobilisti sono aperti a servizi “invisibili” e automatici e si aspettano che le case automobilistiche forniscano offerte proattive. In risposta, le marche dovrebbero migliorare il percorso del cliente digitale a partire dalla scelta della nuova auto, che questo avvenga in concessionaria o online: un quarto (26%) dei guidatori attenti alla sostenibilità ha acquistato una nuova auto interamente online. Allo stesso tempo, le case devono implementare sulle auto nuovi servizi connessi incentrati sull’utente, rendendo le vetture veri e propri smartphone su ruote.

Le case automobilistiche dovrebbero quindi concentrare l’implementazione di nuove tecnologie digitali al servizio della mobilità sostenibile, concentrandosi su tre aspetti fondamentali: innovazione, connessione e convenienza.

  • Innovazione: Gli automobilisti si aspettano servizi e funzionalità che si integrano perfettamente nell’esperienza di guida creando momenti di piacere e stupore per il guidatore stesso. Tecnologie come il controllo vocale naturale, le interazioni intelligenti e l’integrazione di servizi innovativi di terze parti.
  • Connessione: È necessario che le case automobilistiche aumentino i servizi connessi incentrati sulla sostenibilità e includano degli indicatori di prestazione in chiave green. Questo tipo di servizi possono aiutare a modificare i comportamenti e lo stile di guida dei clienti, ottimizzando l’utilizzo dei NEV per ridurre i consumi di energia.
  • Convenienza: I guidatori si aspettano che i servizi digitali vengano ampliati anche al post-vendita, ottenendo nuove opportunità per ottimizzare tempi e spazi di intervento. Ciò richiederà l’integrazione di tutti i punti di contatto (online e offline) per un coinvolgimento continuo del cliente indipendentemente dalla sua posizione. Ad esempio, sfruttare la manutenzione predittiva è un modo per offrire servizi post-vendita proattivi, aumentando contemporaneamente la fedeltà dei clienti.

In questo particolare momento storico le case automobilistiche devono concentrarsi su ciò che vogliono i clienti e agire di conseguenza. Perché oggi è presente un automobilista consapevole, attento al futuro del pianeta, che sfrutta le proprie conoscenze, anche digitali, per fare scelte consapevoli e ponderate. Le marche che sapranno cogliere rapidamente le opportunità di questo momento saranno ben posizionate per il futuro. Quelle che non sapranno evolversi resteranno colpevolmente indietro.

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