Nel mondo nuovo di sostenibilità innovativa e tecnologica assistiamo a due fenomeni quanto mai distanti tra loro: ad un estremo la tecnologia “Esci e basta” (Just Walk Out) di supermercati senza casse di Amazon, all’altro le casse lente “Kletskassa” (banchi di conversazione) per chiacchierare e combattere la solitudine.
Ad introdurre l’esperienza delle casse lente è stata la catena Jumbo e fa parte fa parte del progetto “Uno contro la solitudine” voluto dal governo olandese per sostenere le persone anziane. I dati olandesi dicono che nel Paese si contano 1,3 milioni di persone che hanno più di 75 anni (su un totale di 17 milioni) e più della metà di loro afferma di sentirsi sola.
“Vogliamo aiutare le persone a stabilire un contatto reale con il genuino interesse dei cassiere nei confronti dei clienti. È un piccolo gesto, ma molto prezioso, soprattutto in un mondo che si digitalizza e diventa sempre più veloce”, afferma Colette Cloosterman-van Eerd, Chief creative officer di Jumbo – la catena di supermercati che ha deciso di aprire le casse “relax” nei Paesi Bassi. “I nostri negozi sono un importante luogo di incontro per molte persone e vogliamo giocare un ruolo nella riduzione della solitudine”.
Il riscontro positivo a questo progetto viene anche dagli addetti ai lavori che dichiarano di lavorare con tempi più umani e con meno frustrazioni.
La catena Jumbo, inoltre, non ha ideato solo la cassa lenta, ma anche l’iniziativa “All Together Coffee Corner” un punto di incontro dove gli anziani possano incontrare i volontari della Fondazione Alles voor Mekaar, che aiutano gli anziani portando loro la spesa a casa e dando una mano in giardino o in altre mansioni quotidiane.
La prima Kletskassa ci fu a Vlijmen nel Brabante due anni fa circa, e l’esempio olandese è già stato avviato in altre catene del Regno Unito, Tesco e Sainsbury’s.
Una ricerca dell’Active Ageing Silver Marketing lab della Bocconi dichiara che gli over 65 nei supermercati desiderano, oltre ad una scontista dedicata alla loro età, anche spazi di aggregazione e relax ed è ulteriormente emerso che questa esigenza appartiene anche ad un target più ampio che ricerca nella lentezza della spesa la possibilità di spazi di comunicazione.
Anche in Francia, dove la Carrefour sta sperimentando questa iniziativa, definendola Blablabla caisse e dichiarando nel lancio che il rapporto umano è al centro della loro filosofia, non si distinguono i consumatori per età perché il servizio viene usato sia dai giovani che dagli anziani, ma anche da famiglie o dalle persone sole che desiderano sostare alla cassa oltre il tempo del conto e dell’imbustamento.
“È un sistema che permette di evitare le frustrazioni quando una conversazione nasce con il cliente alla cassa ma la persona in coda ha fretta e si spazientisce”, ha detto la portavoce di un ipermercato a sud di Parigi al giornale locale La République de Seine et Marne.
Il futuro della grande distribuzione potrebbe quindi essere dettato non solo dall’automatizzazione degli acquisti ma anche da un ritorno ai tempi lenti e alla socialità e c’è da aspettarsi che la spesa slow prenda piede anche in Italia, dopo aver conquistato parte dell’Europa, soprattutto in questo preciso momento storico in cui la solitudine e la poca socialità se non per mezzo di un computer ha toccato tutti indistintamente.
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