ITU: per connettere il prossimo miliardo e mezzo di persone servono 450 miliardi di investimenti

Serviranno 450 miliardi di dollari di investimenti globali in infrastrutture di rete per connettere il prossimo miliardo e mezzo di persone che nel mondo sono oggi senza internet: la stima arriva dall’ ITU, attraverso un documento di confronto presentato nel corso di  una sessione di approfondimento promossa dal Broadband Commission for Sustainable Development delle Nazioni Unite nel corso del World economic Forum di Davos.
Il documento è stato elaborato incrociando dati e previsioni contenuti in ricerche targate Ue sulla banda larga e studi governativi di organizzazioni mondiali come Banca Mondiale e GSMA. Tra le molte cause che concorrono alla mancanza di connettività vi sono una serie di fattori, spiega ITU. Si parte, come intuibile, dalla mancanza di infrastrutture e dalla mancanza di servizi a prezzi accessibili, uniti alla scarsità di competenze e la mancanza di contenuti digitali appropriati. 

ITU

Per affrontare tale scenario nel corso della sessione è stata sottoscritta una Dichiarazione congiunta: “Working Together to Provide Internet Access to the Next 1.5 billion by 2020”. La dichiarazione fa notare come solo 3,2 miliardi di persone attualmente hanno accesso alla rete, mentre 4,2 miliardi di persone no. Nei 48 Paesi che l’ONU indica come quelli meno sviluppati, la penetrazione di Internet è inferiore al 10%, cifra che scende a meno del 2% in sei delle nazioni più svantaggiate del mondo.

Con la dichiarazione congiunta, secondo quanto spiegato da ITU, ci si impegna a uno sforzo globale al fine di connettere il 60% della popolazione mondiale a Internet entro il 2020, in linea con la Connect 2020 Agenda di ITU concordats dai suoi 193 Stati membri nel 2014. Si sottolinea, anche, l’importanza di assicurare connettività significativa che metta le persone nella condizione di godere dei vantaggi della rete. Al momento solo il 5% dei linguaggi esistenti sono accessibili online, 781 milioni di persone sono analfabete e 100 milioni di bambini non hanno modo di completare l’istruzione primaria, il che contribuisce alla creazione di sacche di esclusione digitale. In questo senso, “significativo” vuol dire andare oltre anche la connettività: “senza le giuste capacità e skill le persone non potranno beneficiare appieno dell’accesso all’ICT” si legge nella dichiarazione.

Il mercato ha avuto forza sufficiente per connettere le nazioni più “in salute” del mondo, ricchi di investimenti e di business.”La grande sfida oggi è trovare modi veloci ed efficaci per connettere il prossimo miliardo e mezzo di persone, che ancora non godono dei benefici della connettività ad Internet, entro il 2020″ ha commentato il segretario generale ITU Houlin Zhao. 

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