Riforma della Pa: al via identità digitale e domicilio elettronico

Identità digitale, domicilio digitale e maggiore trasparenza nella richiesta di dati alla PA: sono queste alcune delle principali novità contenute negli 11 decreti attuativi oggetto di esame preliminare dal Consiglio dei ministri, azione che ha dato il via alla riforma della pubblica amministrazione. All’interno dei provvedimenti una serie di novità che chiamano in causa il digitale e non solo.

Si parte con  la modifica e l’integrazione del codice dell’amministrazione digitale (CAD): nello specifico il cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione è affidato a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale (SPID), in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. SPID sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla pubblica amministrazione, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo on line al quale potrà essere raggiunto dalle pubbliche amministrazioni. “Pin unico e domicilio digitale entro il 31 dicembre 2017” ha chiarito il Presidente del Consiglio Matteo Renzi  annunciando le novità approvate.

Cittadinanza digitale, taglio partecipate, riduzione tempi burocratici per investimenti. Con decreti attuativi oggi uno Stato più semplice.

— Marianna Madia (@mariannamadia) 21 Gennaio 2016

La trasparenza, invece, è al centro dell’altra novità che chiama in causa internet e il futuro della cittadinanza digitale: la rete avrà un ruolo nel decreto che riscrive il provvedimento Severino sulla trasparenza. Ci sarà quindi una semplificazione degli oneri burocratici. Soprattutto sarà liberalizzato il diritto di accesso agli archivi pubblici, il Freedom of information act, con il cittadino che avrà diritto a ricevere i dati richiesti senza obbligo di motivazione entro 30 giorni, altrimenti scattano le sanzioni dell’Anac.

All’interno dei provvedimenti anche una serie di azioni che potranno ridisegnare nel complesso il futuro della pubblica amministrazione: si va dai licenziamenti lampo, al taglio delle partecipate, passando per nuove regole di trasparenza su nomine e compensi. Tra le novità, infatti, quella che vede per i dipendenti pubblici colti in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, la possibilità di essere chiamati a rispondere anche per danno di immagine, cosa già prevista dall’ordinamento, ma ora ne viene quantificato anche il valore di partenza della multa. E ancora stretta su partecipare e sui  tetti massimi nelle retribuzioni dei dirigenti: “Ogni amministrazione deve pubblicare con chiarezza i dati su quanto ogni dirigente guadagna e ci sono delle sanzioni se ciò non viene rispettato” ha aggiunto il Ministro Marianna Madia. Novità anche per il Corpo forestale dello Stato, che verrà assorbito nell’Arma dei carabinieri.

 

 

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