Apple costretta a rivedere le policy della propria piattaforma di mobile display advertising?

iAd, la piattaforma di mobile advertising di Apple, non sta ottenendo risultati eccezionali. Apple sta perdendo quote nel mercato del mobile advertising e questo pregiudica la possibilità per gli sviluppatori di app di sostenere le proprie iniziative economiche tramite pubblicità.

La quota del mercato mobile display advertising  di Apple si è ridotta al 15%, con un declino del 4% in un anno. Google ha incrementato la propria quota di mercato di 5 punti percentuali nello stesso periodo, arrivando a rappresentare il 24% del mercato. Apple ha perso quasi esattamente quello che il concorrente ha guadagnato e non riesce ad ottenere neanche la seconda piazza (Millennial Media ha il 17%). (dati IDC)

Apple per rilanciare la propria piattaforma di advertising mobile e favorire la generazione di profitti per gli sviluppatori, avrebbe deciso contemporaneamente di abbassare la quota minima di pubblicità da acquistare per gli inserzionisti ed incrementare la quota  di entrate degli sviluppatori, stando ad informazioni raccolte da Advertising Age.

Gli advertiser dovranno ora spendere un minimo di 100,000 dollari per potere sviluppare una campagna pubblicitaria attraverso le app Apple. Nel 2010, quando il sistema promozionale fu lanciato, il minimo di spesa era di 1 milione di dollari, ma la compagnia era stata costretta ad abbassarlo già l’anno scorso a mezzo milione (300,000 dollari per gli inserzionisti disposti a pagare in anticipo). Se la decisione fosse confermata, il minimo di spesa sarebbe pari ad un decimo di quello iniziale.

Apple cambierà, inoltre, il metodo con cui verranno pagati gli annunci. iAd, fin dal suo lancio, faceva pagare gli inserzionisti due volte: una ogni 1000 impressioni ed una ogni click ottenuto. Il sistema aveva ottenuto molte critiche da inserzionisti ed agenzie abituati a pagare in uno soltanto dei due modi. L’azienda ora dovrebbe passare ad un più classico pagamento per impressioni, eliminando il costo aggiuntivo dei click.

La società avrebbe, inoltre, deciso di incrementare la percentuale di fatturato che va agli sviluppatori di app (70% contro il precedente 60%), proprio per compensare le minori entrate pubblicitarie.

Apple ottiene risultati davvero straordinari in quanto a vendite di device, in parte dovuti proprio ad un ecosistema applicativi maggiormente sviluppato. La ridotta capacità di fornire incentivi economici agli sviluppatori, potrebbe far perdere alla compagnia questo vantaggio competitivo. Oltre alla perdita diretta dovuta ad una quota minore dei $630 milioni che vale, già oggi, il mercato in forte crescita del mobile display advertising.

La società, per una volta, sembra aver sbagliato la strategia complessiva di approccio a questa tipologia di servizi e rischia di pagare caro l’errore in un segmento strategico per lo sviluppo futuro dei servizi in mobilità.

 

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