Commissione Europea: allo studio una legge sui costi di accesso alle reti

La Commissione Europea sta studiando un intervento legislativo sui costi di accesso alle reti e gli operatori di telecomunicazioni del continente sono già preoccupati per le ricadute che che la modifica della normativa determinerebbe per il loro business.

Luigi Gambardella, presidente dell’Executive Board di ETNO (associazione europea degli operatori di telecomunicazioni), commenta: “Un cambiamento repentino delle regole, in questa fase molto delicata di sviluppo del mercato, avrà come effetto uno spostamento degli investimenti verso settori più profittevoli“.

L’implementazione di reti in fibra ottica, infatti, richiede forti investimenti e le compagnie del settore, che registrano per il terzo anno consecutivo una contrazione del fatturato ema continuano ad investire nello sviluppo delle reti broadband, chiedono un quadro legislativo chiaro e che favorisca il passaggio alla fibra.

Gli operatori temono soprattutto una riduzione artificiale del costo delle reti in rame che disincentiverebbe l’investimento in fibra ottica. “Il prezzo delle reti in rame – ha sottolineato Gambardella – non può essere ridotto artificialmente… bassi costi di accesso alle reti in rame disincentivano di certo la propensione ad investire in fibra, e mettono a rischio ugualmente il business degli operatori via cavo e di quelli che investono in larga banda su piattaforme mobili come LTE“. Le compagnie, inoltre, chiedono che eventuali interventi sul prezzo delle reti in fibra siano pensati in modo da incentivare gli investimenti e permettere  “un ritorno certo sui capitali investiti per lo sviluppo della fibra”.

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