Copyright online: l’Agcom fa dietrofront in attesa del Governo

Niente regolamento sul diritto d’autore, almeno per ora. Non saranno i membri dell’Agcom attualmente in carica a varare le discusse norme per la tutela del copyright su Internet.

L’incomprensibile dietrofront del presidente Calabrò rispetto agli impegni pubblici da lui stesso presi in Senato e poi alla Camera dei Deputati lascia sgomenti.  Questo è un giorno triste in Italia per il diritto d’autore perchè a causa dell’inerzia dell’Agcom si è allargato lo ‘spread’ tra legalità e pirateria su internet“.

È questo il commento del presidente di Confindustria Cultura Italia, Marco Polillo, arrivato in seguito alle considerazioni in merito alla tutela del copyright sul web del presidente dell’Autorità Corrado Calabrò che, in sintesi,  si tira fuori dalla partita sulla regolamentazione del copyright online. Calabrò nella relazione di fine mandato, ha dichiarato che “Finchè il Governo non adotterà (la norma interpretativa) noi, almeno in questa consiliatura, non ci sentiremo tenuti alla deliberazione del regolamento, pur così equilibrato, che abbiamo predisposto“.

“L’intesa – prosegue Calabrò – era che il Governo avrebbe adottato una norma di interpretazione autentica che rendesse leggibili per tutti le norme primarie che inquadrano la nostra competenza. È vero che una tale norma non è indispensabile, ma sarebbe certamente utile in una materia, qual è quella in questione, nella quale, per la sua sensibilità, è auspicabile la massima chiarezza”.

“Profonda delusione” anche da parte di Enzo Mazza, presidente della Fimi, la Federazione delle case discografiche di Confindustria, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il presidente Calabrò oggi ha di fatto sancito la resa dell’Autorità, consegnando virtualmente la maglia dell’Agcom agli ultras della pirateria. Bene ha fatto l’amministrazione Obama a mantenere l’Italia nella lista nera dei Paesi con scarsa tutela dei diritti di proprietà intellettuale, a causa della mancata adozione del regolamento Agcom“. E aggiunge: “,Proprio in questa fase nella quale si sta sempre più affermando il mercato digitale della musica, in Italia secondo i dati Deloitte, nel primo trimestre del 2012, la musica online ha superato il 30% del totale mercato, con una crescita del 44%, sarebbe stato necessario dare un segnale all’offerta illecita con un provvedimento coraggioso. Alla fine però abbiamo assistito ad un discutibile dietro-front che di certo non ha messo in buona luce il nostro Paese nei confronti dei principali partner commerciali stranieri

“Una scelta sensata” invece, secondo i senatori del Pd Vincenzo Vita e Luigi Vimercati: “Finalmente il presidente dell’Agcom Corrado Calabrò ha preso atto della inopportunità di varare un regolamento sul diritto d’autore in assenza di una legge.  E’ prevalso il buon senso, e sentiamo in tale orientamento il risultato di una lunga e impegnata battaglia politica e culturale, che ha visto in prima fila il popolo della Rete e diversi di noi. Ora si tratta di varare davvero in Parlamento una norma specifica. Già nelle prossime settimane – concludono i due senatori – verrà depositato un testo, dopo un’adeguata discussione pubblica“.

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