Un nuovo studio di Deloitte ha svelato come sia profondamente diversa l’opinione dei dirigenti rispetto a quella dei loro dipendenti sull’uso dei social media all’interno dell’azienda, in particolare, riguardo a quello che può essere il loro valore aggiunto all’interno dell’organizzazione. Infatti, mentre quasi la metà (il 45%) dei dirigenti intervistati nella ricerca “Core Values and Beliefs” ritiene che l’uso dei social media sia un bene per la cultura della propria azienda, solo il 27% dei dipendenti si manifesta d’accordo con tale presa di posizione.
I manager indicano, tra le principali motivazioni che li spingono a premiare i social media in ambiente lavorativo, la possibilità che offrono di aiutare a costruire e mantenere rapporti tra i colleghi (46%), il rafforzamento della cultura aziendale (41%), la maggior trasparenza nelle scelte dei vertici (38%), e la sensazione di un legame più stretto tra i dipendenti e la dirigenza della società (37%). A battere i social network nella classifica dei fattori più importanti per la cultura aziendale, sempre secondo gli executive intervistati, ci sarebbero le performance finanziarie, con il 65% delle scelte, ed il 62% che indica i compensi.
Ma i dipendenti non sembrano essere dello stesso avviso, scegliendo i compensi nel solo 33% dei casi, e declassando le performance finanziarie al 24%: per loro i principali fattori che contribuiscono allo sviluppo della company culture sono le comunicazioni regolari e trasparenti (50%), il riconoscimento dei dipendenti e dei loro meriti e competenze (49%) e la possibilità di accedere alla gestione, aspirando a posizioni di leadership (47%).
L’eccessivo entusiasmo per le piattaforme sociali ed il loro uso all’interno delle organizzazioni, secondo i dipendenti interpellati, non può rimpiazzare del tutto una leadership solida ed i classici sistemi di comunicazione tra loro ed i dirigenti.
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