Nokia: 7 settembre da Passera per evitare 445 licenziamenti

Continua con molta fibrillazione il dialogo tra politica, parti sociali e Nokia Siemens (NSn) che sta elaborando e mettendo in campo già da mesi una serie di iniziative per il taglio degli esuberi e la parziale chiusura degli stabilimenti in Italia.

Venerdì 7 Settembre si terrà il secondo incontro, tra Nokia, i sindacati e i responsabili del Ministero per lo Sviluppo Economico, al fine di trovare un accordo che limiti i danni sull’occupazione per i tagli previsti dall’azienda finnico-tedesca.

La Nokia, infatti, in Italia ha ben quattro stabilimenti dislocati a Milano, Roma, Napoli e Catania, per un totale di 1.104 dipendenti; oltre allo stabilimento di Palermo, che verrà definitivamente chiuso avendo interrotto già da qualche anno la produzione, e la cui stessa sorte riguarderà anche quello di Catania.

L’azienda ha già avviato la procedura per il licenziamento di 445 unità in esubero, delle quali 367 sullo stabilimento di Milano e rientranti nella Legge 223/91. Un taglio pesante che ha nei giorni scorsi sollevato anche le proteste dell’europarlamentare leghista Matteo Salvini, che in un’interpellanza a Bruxelles aveva chiesto di intervenire sui tagli allo stabilimento di Cassina de’ Pecchi. Il suo intervento era mirato a evitare che l’azienda europea tagliasse posti in provincia di Milano per dislocarli in Asia, ma la risposta della Commissione è stata secondo Salvini deludente: “Ci e’ stato suggerito di fare ricorso al Fondo Europeo di adeguamento alla Globalizzazione – spiegato l’eurodeputato – ma questo rappresenta solo una panacea temporanea per i problemi dei nostri lavoratori, perché non risolve il problema dovuto alla perdita del posto di lavoro“.

Insomma l’azienda è decisa a portare avanti i licenziamenti e dall’UE nessun piano effettivo di politica industriale, rimane dunque solo l’ipotesi di un effettivo intervento del Governo italiano il 7 di Settembre. In effetti, il Ministero dello Sviluppo Economico aveva già attivato un tavolo di concertazione il 25 luglio, evitando anche che arrivassero già a ferragosto le prime lettere di licenziamento; ora ci si aspetta di trovare un accordo legato a ipotesi di sviluppo che consentano a Nokia Siemens di rimanere sul mercato italiano.

L’azienda, infatti, si è vista costretta ai tagli del personale in risposta alla forte contrazione del mercato interno, che ha pesato e pesa sull’azienda con una relativa contrazione del fatturato. Nokia ha già comunicato ufficialmente al sindacato il 2 luglio l’avvio delle pratiche di mobilità, ora punta a trovare in Italia nuove opportunità di business individuabili secondo l’azienda nei progetti contenuti nell’Agenda Digitale italiana. Ciò consentirebbe all’azienda anche pratiche di spin off o cessioni di ramo d’azienda, che consentirebbero la riassunzione di buona parte del personale oggi in esubero; procedure che sono state già avviate a Catania attraverso esternalizzazioni del personale e dismissioni di numerosi comparti dello stabilimento.

Il 7 Settembre Corrado Passera, titolare del Ministero dello Sviluppo Economico, dovrà assicurare una lenta fuoriuscita del personale in esubero tra mille garanzie; e allo stesso tempo lavorare col Governo, per lanciare i primi bandi per l’Agenda Digitale in questo mese, garantendo i primi 3 miliardi di investimenti pubblici ai quali attingerebbe anche Nokia Siemens.

Un’operazione di rilancio complessa ma sulla quale l’azienda sembra essere fiduciosa, poiché assicurano di voler rimanere nel mercato e nel tessuto industriale italiano. Ma la ristrutturazione di Nokia Siemens resta inevitabile: “La nostra organizzazione è sempre più orientata al mercato e al cliente e abbiamo iniziato la nostra trasformazione dai nostri punti di forza, il mobile broadband, il customer experience management, e i servizi che coincidono con lo sviluppo del mercato – ha spiegato l’Amministratrice delegata Maria Elena Cappello, che ha aggiunto – in futuro questa trasformazione ci porterà a essere un partner per i nostri clienti ancora più efficace, focalizzato e innovativo. Ciò che abbiamo avviato ci permette di essere un’azienda più solida e competitiva“.

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