Mobile TV: i broadcaster USA adeguano l’infrastruttura

I grandi conglomerati mediali USA puntano decisi su servizi televisivi broadcast ricevibili direttamente dallo smartphone o dal tablet. Due differenti iniziative, che vedono coinvolti i maggiori network del paese, stanno lavorando al miglioramento delle infrastrutture esistenti di trasmissione per rendere i segnali adatti alla ricezione da device mobili.

La prima, Dyle TV, vede coinvolti 18 differenti broadcaster (tra cui Gannet, Hearst, Fox, Univision, ABC, NBC, e CBS) ed è in una fase più avanzata di realizzazione, avendo completato l’aggiornamento di 90 TV station, in grado di coprire circa il 55% della popolazione. Dyle TV dovrebbe essere lanciata entro la fine dell’anno con integrata una sorta di chiavetta da collegare come accessorio ai dispositivi compatibili.

Nella seconda iniziativa,  Mobile500, sono coinvolti quasi tutti i restanti broadcaster USA, ma al momento hanno aggiornato una parte limitata dell’infrastruttura di trasmissione coinvolta. Per ora prevedono di effettuare, a breve (Ottobre), uno studio per capire come i consumatori usano effettivamente il servizio, nelle arie già coperte di Seattle e Minneapolis. Anche in questo caso è necessaria una chiavetta integrativa per ricevere il segnale.

Entrambe le iniziative utilizzano un nuovo segnale di trasmissione per risolvere i problemi dovuti alla ricezione in movimento, per questa ragione è necessario aggiornare le stazioni di trasmissione. Le chiavette per ricevere la TV in mobilità costano circa 100 dollari, ma entrambi i servizi almeno inizialmente saranno gratuiti. In seguito, dovrebbero essere introdotti abbonamenti integrativi a quelli per la televisione via cavo e satellitare o autonomi.

Il vantaggio di servizi di mobile TV broadcast, rispetto a quelli basati su reti LTE, secondo Technology Review, si vedrà principalmente in occasione di eventi di richiamo. “Non importa quanto bene le reti LTE riusciranno a fornire larghezza di banda a milioni di video-affamati consumatori … ci saranno momenti in cui il sistema inevitabilmente si incepperà, come ad esempio durante la trasmissione di clamorosi eventi  di cronaca. È in questi casi che la tradizionale trasmissione televisiva brilla: anche se si possono visualizzare soltanto i contenuti trasmessi dai broadcaster, il segnale è a disposizione di tutti, anche quando milioni di persone desiderano sintonizzarsi”.

La TV in mobilità, in ogni caso, tra servizi on demand e live, tra LTE e broadcast, sembra destinata a giocare un ruolo centrale nella competizione tra conglomerati mediali, telco e giganti del web; tutti impegnati a soddisfare in modi differenti la fame di contenuti audiovisivi in movimento.

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