Decreto sviluppo: start up e digitale al varo il 4 ottobre?

Sarà un Decreto sviluppo ridimensionato quello che arriverà sul tavolo del prossimo Consiglio dei Ministri, fissato per il 4 ottobre, al quale parteciperà il premier Mario Monti. I dossier più delicati causa l’assenza del Presidente del Consiglio trattenuto degli Usa da impegni internazionali, così come spiega la convocazione del Cdm inviata ai ministri, sono infatti slittati dalla riunione in programma domani a quella del prossimo giovedì. Ci sarà quindi ancora qualche giorno per limare il testo che, rispetto alla bozza circolata a metà mese, che contava oltre 80 articoli, sarà più snello, e arriverà attorno ai 50 articoli.

Di sicuro il provvedimento conterrà le annunciate misure per favorire la nascita di imprese innovative (le cosiddette start-up, fiore all’occhiello del ministro Corrado Passera) e per la diffusione della banda larga e l’annullamento del digital divide. Il provvedimento è fortemente voluto dal ministro dello Sviluppo, Corrado Passera, che aveva preannunciato e ribadito anche nelle ultime ore, il varo entro la fine del mese. “Vogliamo creare un terreno fertile per sviluppare la cultura imprenditoriale del nostro Paese – afferma Passera – Vogliamo diventare un paese amico delle start-up, che aiuta gli imprenditori giovani e non“, precisazione che lascia intendere che con ogni probabilità non ci sarà alcun vincolo anagrafico per ottenere i benefici del decreto. Tra le agevolazioni, l’ultima bozza prevedeva per il triennio 2013-2015 una detrazione sull’Irpef pari al 19% dell’investimento in start-up e si istituiva una sezione speciale del Fondo di garanzia per le pmi a favore della nascita di imprese innovative con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro.

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