La Francia ha chiesto a Google un miliardo di euro?

Il fisco francese avrebbe chiesto a Google un miliardo di euro, stando a quanto scrive il settimanale francese Le Canard Enchainé.

La direzione generale delle finanze di Parigi, al termine di un’indagine sulle pratiche fiscali dell’azienda, avrebbe inviato al gigante della ricerca una lettera raccomandata nella quale avrebbe chiesto “circa un miliardo di euro per quattro esercizi contabili“.

Il settimanale, riportando fonti anonime, specifica che la costosa regolarizzazione della posizione fiscale di Google nel paese sarebbe stata menzionata durante l’incontro tra il presidente francese Francois Hollande e il presidente esecutivo di Google, Eric Schmidt, svoltosi pochi giorni fa per discutere di contenuti digitali e di nuovi equilibri nel mercato digitale.

Se entro la fine dell’anno il negoziato tra Google e gli editori della stampa non dovesse giungere a conclusione, Google sa già ciò che lo attende dal punto di vista fiscale: 1 miliardo“, scrive Le Canard Enchainé, settimanale solitamente ben informato sui retroscena della politica francese, secondo cui resta aperta la porta a possibili negoziati.

Nel mirino delle autorità sarebbero cadute le manovre fiscali della holding irlandese attraverso cui la compagnia opera nel paese. Il colosso di Mountain View, tra il 2008 e il 2010, grazie a una serie di manovre finanziarie, sarebbe riuscito a pagare solo una percentuale minima di tasse, attraverso una serie di passaggi alla fine dei quali la quasi totalità dei redditi veniva trasferita nel paradiso fiscale delle Bermuda, dove ha sede la filiale Google Ireland Holdings. In questo modo, a fronte di un fatturato stimato in Francia per il 2011 tra gli 1.25 e gli 1.4 miliardi di euro, Google avrebbe versato al fisco appena 5 milioni di euro di tasse.

La richiesta, qualora confermata, arriva in un momento delicato dei rapporti del gigante del web con la Francia e con diversi paesi europei. Gli editori del vecchio continente chiedono, infatti, insistentemente di tassare Google, ritenendo che grazie ai contenuti da loro creati la società generi profitti enormi, senza offrirgli nessuna contropartita. Il presidente francese, durante l’incontro con Schmidt, ha avvertito il manager che a meno di un accordo con gli editori, da raggiungere entro fine anno, il governo è pronto a introdurre nuove norme fiscali, ovvero la cosiddetta “Google Tax”. La missiva del fisco francese sembrerebbe, quindi, essere un modo per spingere il gigante USA a riconoscere il problema e a sedersi al tavolo delle trattative; visto che la società ha sempre sostenuto di offrire già agli editori una contropartita molto preziosa, traffico e visibilità.

Al momento, non esistono conferme ufficiali della richiesta da un miliardo a Google da parte del fisco. Interpellato dall’agenzia France Presse, il ministero delle Finanze non ha voluto commentare, celandosi dietro al principio del segreto fiscale. Google, a sua volta, inizialmente si è rifiutato di commentare. In un secondo momento, la società avrebbe smentito la notizia tramite un portavoce. France Presse riporta, infatti, che un portavoce di Google France avrebbe dichiarato: “Google non ha ricevuto notifiche di correzioni fiscali da parte dell’amministrazione fiscale francese” e “continuerà a cooperare con le autorità francesi come fatto finora”.

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