Cda Telecom Italia: “si” a scorporo Rete con Cdp, “no” a Sawiris

Si è conclusa ieri sera la riunione del Consiglio di amministrazione di Telecom Italia, dalla quale sono emersi chiaramente un “si” ed un “no”. Il Cda ha infatti approvato lo scorporo della Rete, che passerebbe ad una Newco apposita e compartecipata dalla Cassa Depositi e Prestiti, mentre il “no” è stato riservato all’imprenditore egiziano Naguib Sawiris ed alla sua offerta per Telecom Italia Media.

Dopo una riunione durata più di sette ore, il Consiglio di amministrazione ha dato mandato ai manager di intavolare trattative con la Cassa Depositi e Prestiti, la quale dovrebbe avere una partecipazione nel capitale della “newco” cui andrebbe la gestione della rete d’accesso. Un accordo che consentirà tra l’altro a Telecom Italia di puntare, nel lungo periodo, ad investimenti in nuovi servizi e infrastrutture, data la costante espansione di un player quale Metroweb.

Sul fronte TI Media, invece, il Consiglio di amministrazione ha respinto la proposta di Sawiris, che aveva proposto di investire in Telecom Italia attraverso un aumento di capitale a prezzi di mercato, valore troppo basso per gli azionisti del gruppo, che hanno in carico le azioni a prezzi ben superiori. Al contrario, i manager del gruppo hanno avuto mandato per strappare “condizioni migliorative” in merito alle altre due offerte ricevute, una da parte di Clessidra-Equinox e l’altra da parte di Cairo. Pare non sia giunta nessuna offerta dal fondo asiatico già azionista di Tre Italia come invece aveva lasciato intendere l’altro ieri con le sue dichiarazioni il Consigliere del Cda di Telecom Tarak Ben Ammar.

Nell’attesa di giungere ad offerte vincolanti definitive per la società proprietaria di La7, dopo li no a Sawiris e dopo l’apertura dei negoziati con la Cdp per la newco, il Consiglio di amministrazione ieri sera ha anche approvato l’aggiornamento complessivo del  ‘compliance program’ del Gruppo. Un documento incentrato sul Codice etico e di condotta e su un modello organizzativo avanzato; inoltre, per il Codice etico il testo vigente sarà integrato con alcuni interventi mirati e il Cda ha anche adottato una politica specifica in materia di divieto di pratiche corruttive.

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