La Regione Lazio investe 1,5 milioni di euro sulle startup online

La Regione Lazio punta sull’innovazione tecnologica e lo fa attraverso le startup online. Alla base della strategia d’innovazione c’è la società della Regione Filas s.p.a. – Finanziaria Laziale di Sviluppo, un fondo pubblico-privato che ha recentemente finanziato la crescita di tre nuove startup: NextStyler, Interactive Project e Stereomood. Le tre startup hanno ricevuto, complessivamente, un milione e mezzo di euro per lo sviluppo e il lancio dei rispettivi progetti d’impresa; ma il finanziamento realizzato attraverso il Fondo Por Fesr I.3 della Regione per il Capitale di Rischio, ha visto il coinvolgimento anche di attori privati come LVenture, Mind The Seed, Innogest SGR, del Presidente di Terawatt Stefano Pighini e di un gruppo di business angels del IAG.

La Finanziaria Laziale di Sviluppo – Filas, è il primo operatore di venture capital nella Regione, e le tre nuove startup sono le ultime di una più ampia lista di realtà imprenditoriali innovative finanziate in questi anni. Infatti, come ha ricordato il Direttore Generale di Filas, Laura Tassinari: “Tecnologia, imprese giovani, nuove idee sono la piattaforma decisiva per il rilancio del tessuto imprenditoriale del Lazio e non solo – ed ha aggiunto – per questo è fondamentale accompagnare lo sviluppo delle startup che rappresentano questo spirito innovativo, attraverso un’osservazione certosina delle idee in ‘incubazione’ su cui bisogna avere il coraggio di puntare”. In quest’ottica la Filas funge da polo attrattore per importanti investitori potenziali e, come ha ricordato sempre la Tassinari “Ad oggi il Fondo POR FESR I.3 ha chiuso otto co-investimenti per un totale di 4,2 milioni di euro e presto chiuderemo altri sei co-investimenti per ulteriori 6 milioni di euro complessivi, tutti guidati da co-investitori privati“. Ma quali sono le startup che hanno guadagnato il sostegno economico della Filas e degli altri attori privati? Le tre startup sono tutte state fondate da giovani under 30, e decisivi sono risultati essere un buon modello di business, e la possibilità di esportarlo su mercati internazionali.

NextStyler, ad esempio, è un’azienda incubata dall’acceleratore d’impresa Enlabs, ed è operativa da quest’anno con un progetto per un brand made in Italy: “Maison Academia”, che attraverso una piattaforma dedicata lancia nuove collezioni create da stilisti emergenti guidati da un panel di esperti del settore. Il tutto, attraverso un approccio “social”, consente di individuare i modelli e i bozzetti degli stilisti preferiti dalla community adoperandosi poi per la messa in produzione e la vendita nell’online shop. Al progetto hanno aderito con il 70% dell’investimento complessivo il Fondo POR FESR I.3, ed una serie di investitori privati (LVenture, Mind The Seed Fund e Stefano Pighini), acquisendo complessivamente il 33,3% della società.

Si è distinta anche l’idea imprenditoriale di Interactive Project, che al momento è l’unica startup nel panorama italiano che sviluppa e commercializza browsing games multipiattaforma. Tra questi giochi spicca “MyGPTeam”, un gioco manageriale ispirato alla Formula Uno dal quale l’azienda si aspetta di raccogliere 110mila utenti nel 2013 e giungere gradualmente a 1 milione e 500mila giocatori entro il 2017. L’azienda punta inoltre su un’iscrizione gratuita e su un profitto derivante invece dall’in-game advertising, ovvero l’inserimento di sponsorizzazioni all’interno del gioco stesso. Nella startup sono entrati con il 24% la Lventure e Stefano Pighini, anche se in questo caso resta il Fondo POR FESR I.3 della Filas il principale investitore (con il 70% della cifra investita); per un totale di 400mila euro investiti nella startup.

L’ultima startup finanziata è stata la radio “emozionale” Stereomood, la quale conta già 600mila utenti registrati, dei quali il 26% all’estero (negli Stati Uniti). Stereomood genera playlist a partire da un “sentiment”, assegnandolo come tag alle canzoni che ascolta l’utente. L’interfaccia principale fornisce una sorta di grande tag-cloud: con playlist quali “love”, “happy”, “working”, eccetera; tutte fruibili anche tramite dispositivo mobile con le app per Android e iOS. I brani possono essere ascoltati sia in sequenza che in modalità casuale e eventualmente acquistati singolarmente su Amazon o iTunes. Il lancio commerciale della piattaforma, il Fondo POR FESR I.3 (per il 50% dell’investimento complessivo), l’Innogest SGR e un gruppo di business angels di IAG, hanno acquisito il 45% della startup per un investimento complessivo pari a 600mila euro.

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