La fine dei Netbook?

Asustek Comuter e Acer sono al momento le uniche due società rimaste nella produzione di netbook. Sembra, però, che a breve rinunceranno anche loro al business che ha visto la diffusione di pc portatili leggeri e veloci.

Pare che le due aziende, infatti, una volta terminate le scorte in magazzino dei loro netbook, non produrranno né nuovi EeePc né diffonderanno nuovi aggiornamenti. Nel 2007 fu proprio Asustek a lanciare sul mercato i primi netbook nominati EeePc (sigla che deriva dallo slogan “Easy to learn, Easy to work, Easy to play”), contribuendo alla diffusione di questi portatili che non avevano l’obiettivo di sostituirsi ad un computer, ma di supportarlo.

Le dimensioni ridotte, comprese tra i 7 e i 12 pollici, e memorie interne da 32 GB, non potevano e non possono tutt’ora di certo competere con computer fissi o notebook. Ma il prezzo contenuto contribuiva a renderli appetibili e a far in modo che conquistassero una notevole fetta di mercato. Con l’avvento dei tablet, però, l’utilità dei netbook sembra adesso aver esaurito la sua carica innovativa.

I nuovi dispositivi portatili, infatti, sono ben più maneggevoli e sostituiscono in larga misura le funzionalità dei mini portatili. Allo strapotere dei tablet, che negli ultimi 3 anni è cresciuto a dismisura, Asustek e Acer hanno resistito facendo virare i loro prodotti verso i mercati del Sud America e del Sud-Est Asiatico. Ma sembra che nonostante gli sforzi, i netbook siano presto destinati a lasciare il passo alla nuova generazione di dispositivi portatili.

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