La Commissione Infrastrutture e Reti dell’Agcom ha approvato in questi giorni i prezzi che i concorrenti di Telecom Italia pagheranno per l’accesso alle sue infrastrutture. Si parla di cavidotti, pozzetti e fibra ottica ma anche di bitstream NGA e VULA. Suddetti prezzi sono stati offerti da Telecom Italia agli Operatori Alternativi (OLO) per fornire ai propri clienti servizi a banda ultra larga su fibra ottica (si parla di 30 Mbit/s) e su rete mista fibra – rame ( FttC ).
Tra le condizioni approvate dall’Agcom hanno particolare rilevanza i canoni mensili delle linee di accesso che collegano la sede del cliente alla centrale locale. Questi sono determinati in base alle architetture delle reti NGA e alle attuali ipotesi di sviluppo della domanda di servizi a banda ultralarga.
Per quanto riguarda i servizi VULA FttC, proposti da Telecom Italia a 31,01 euro al mese, l’Autorità ha fissato il canone dei servizi di accesso per dati e voce su IP a 21,51 euro al mese, con il 31% di riduzione. Per quanto riguarda, invece, i servizi VULA FttH, a fronte della proposta di Telecom Italia pari a 38 euro al mese per banda 100/10 Megabit/s, l’Autorità ha fissato il canone a 24,9 euro al mese con una riduzione del 35%.
Infine, i servizi di accesso alle infrastrutture di posa (cessione dei minitubi in diritto d’uso quindicennale) e alla fibra spenta (cessione di tratte di fibra ottica in diritto d’uso quindicennale), l’Autorità conferma gli iniziali orientamenti posti a consultazione pubblica, seppur con qualche ulteriore riduzione in ribasso.
I prezzi fissati rappresenteranno il valore di riferimento per i prezzi NGA 2013 , la cui approvazione è oggetto di un apposito procedimento che si concluderà entro giugno 2013. Per quanto riguarda i prezzi per gli anni 2014, 2015 e 2016, invece, questi verranno definiti sulla base delle analisi di mercato, con un trend di plausibile riduzione anche a seguito dello sviluppo della domanda e del le maggiori economie di scala, come già avvenuto in altri Paesi.
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