Boom di brevetti depositati in Europa nel 2012

Il 2012 può essere ricordato come l’anno del boom di richieste di registrazione per brevetti. L’Ufficio europeo dei brevetti di Monaco, l’Epo, ha comunicato, infatti, nella sua relazione annuale che sono state 257.744 le domande provenienti da tutto il mondo, con un aumento del 5,2% rispetto alle 244.934 del 2011.

Il 2011 non era partito proprio bene, registrando un calo dello 0,9%, ma nel 2012 il numero di richieste provenienti dai paesi europei è tornato a crescere (+2,3%).

Paese traino resta l’Asia, a cui è dovuta la metà dell’aumento: +11,1% di richieste di brevetti da imprese cinesi, +9,3% da imprese coreane e +9,1% da imprese giapponesi. “La crescita del numero di richieste da parte di imprese europee è una chiara indicazione che l’industria ha deciso di innovare per cercare la via d’uscita dalla crisi”, ha commentato il presidente dell’Epo Benoit Battistelli.

Se si ragione in termini assoluti, guardando il numero di richieste depositate, il paese che guida la classifica sono gli Usa con una percentuale del 24,6, seguiti da Giappone (20,1%), Germania, primo tra i paesi Ue con il 13,3%, Cina (7,3%) e Corea (5,6%). Gli stati europei che hanno presentato il maggior numero di domande di brevetto dopo la Germania sono stati la Francia (4,7%), la Svizzera (3,2%), la Gran Bretagna (2,6%) e l’Olanda (2,5%).

L’Italia arriva solo sesta, con 4.735 richieste pari all’1,8% del totale, in calo del 3,4% rispetto alle 4.901 del 2011.

Per quanto riguarda le aziende nello specifico, la prima per numero di richieste di deposito brevetti è stata Samsung, seguita da Siemens e Basf. Le imprese europee sono leader in automotive e aeronautica, ma anche nella meccanica e nella chimica. A guidare nel settore medico sono invece gli Usa, che insieme all’Asia dominano nell’informatica e tlc. Per quanto riguarda il numero di brevetti assegnati nel 2012, in testa sono gli Usa, con il 22,4% dei 65.687 totali, seguiti da Germania (20,3%), Giappone (19,6%), Francia (7,3%) e Svizzera (4,0%). L’Italia, con 2.239 brevetti pari al 3,4%, si situa al sesto posto complessivo e al quarto in Europa, in calo del 2,2% rispetto ai 2.289 del 2011.

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