Come largamente previsto nei giorni scorsi, per la prima volta in dieci anni Apple chiude con un utile netto in calo: il secondo trimestre dell’esercizio fiscale viene archiviato con un utile di 9,5 miliardi di dollari il 18% in meno rispetto agli 11,6 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi salgono a 43,6 miliardi di dollari, a fronte dei 39,2 miliardi del 2012. le stime per il trimestre in corso sono sotto le attese degli analisti, ma il titolo schizza in Borsa nelle contrattazioni after hour, arrivando a guadagnare il 4,9% dopo l’annuncio del raddoppio del piano di ritorno di capitale agli azionisti, per una spesa di 100 miliardi di dollari entro il 2015.
Il consiglio di amministrazione di Cupertino ha infatti autorizzato un aumento del piano di buyback da 50 miliardi di dollari, che porta il totale a 60 miliardi di dollari dai 10 miliardi attuali. Rivisti al rialzo anche i dividendi, che salgono del 15%. “Siamo molto fortunati a essere nella posizione di poter raddoppiare l’ammontare del programma di ritorno del capitale annunciato lo scorso anno. Riteniamo che il riacquisto di nostre azioni rappresenti un buon modo di utilizzare il capitale” afferma l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, nell’occhio del ciclone per i risultati deludenti della società e per la forte pressione al ribasso dei titoli in Borsa. Le molte critiche avanzate nei confronti di Cook hanno spinto alcuni osservatori a ipotizzare una sua uscita: secondo alcune indiscrezioni, infatti, Apple avrebbe già avviato la ricerca di un nuovo numero uno e c’è da scommettere che i risultati appena comunicati potranno influire molto, in un senso o nell’altro, nelle future decisioni dell’azienda sul numero uno di Cupertino.
Il problema di Apple – secondo il Wall Street Journal – è la crisi di identità che vive a Wall Street, che la tratta come un’azienda di hardware mentre dovrebbe vederla com un ibrido software-hardware. “Apple è consapevole che la crescita sta rallentando“, mette in evidenza Cook durante la conference call per la presentazione dei risultati. “Siamo lieti di annunciare un fatturato record per il trimestre di marzo grazie alla continua forte performance di iPhone e iPad” afferma Cook, sottolineando come “i nostri team sono al lavoro su fantastici nuovi hardware, software e servizi, e siamo molto entusiasti dei prodotti nella nostra pipeline”.
“La nostra generazione di cash rimane molto forte, con oltre 12,5 miliardi di cash flow generato dalle operation nel corso del trimestre, con un cash balance finale di 145 miliardi di dollari“, precisa il chief operating officer, Peter Oppenheimer. Apple nel secondo trimestre ha venduto 37,4 milioni di iPhone, in aumento rispetto ai 35,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli iPad venduti sono stati 19,5 milioni a fronte degli 11,8 milioni del 2012.
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