Sarà deciso direttamente nel merito, in un’udienza che sarà fissata entro fine anno, il ricorso amministrativo proposto da Telecom per contestare la maximulta da oltre 100 milioni di euro inflitta dall’Antitrust nel maggio scorso per abuso di posizione dominante nelle infrastrutture di rete. E’ l’esito dell’udienza di ieri, davanti alla I sezione del Tar del Lazio, nel corso della quale i legali dell’azienda telefonica hanno sollecitato i giudici a una fissazione celere della discussione direttamente nel merito. La maxi multa è stata inflitta dall’Antitrust a Telecom Italia dopo un’istruttoria durata tre anni.
Il Garante ha ritenuto che con due distinte condotte l’azienda telefonica ha difeso le sue quote di mercato nella fornitura dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete locale e alla banda larga ostacolando l’offerta dei concorrenti alla clientela finale. La maxi multa (per complessivi 103,794 milioni di euro) è l’unione di due sanzioni distinte. La parte più salata della multa (88 milioni di euro) è relativa al fatto che, secondo l’Autorità, il Gruppo ha opposto ai concorrenti un numero ingiustificatamente elevato di rifiuti di attivazione dei servizi all’ingrosso. Oltre 15 milioni di euro di sanzione sono invece legati al fatto che Telecom ha attuato una politica di scontistica alla clientela business per il servizio di accesso al dettaglio alla rete telefonica fissa, tale da non consentire a un concorrente di operare nello stesso mercato. Sanzioni entrambe contestate da Telecom, che ha fin da subito assicurato di aver sempre garantito la parità di accesso alla rete a tutti gli operatori, nel rispetto delle normative vigenti.
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