Tlc: Ue vara pacchetto su mercato unico, roaming e net neutrality

Il progetto della Commissione Europea contente un pacchetto di misure che mira a rivoluzionare il settore delle tlc europeo è finalmente stato approvato.

La fine progressiva dei costi extra del roaming da luglio 2014, in modo da garantire la neutralità della rete e più diritti per i consumatori, un ecosistema di regole più favorevoli agli investimenti e l’attesa instaurazione a livello comunitario del principio della net neutrality.
Sono questi i punti principali di una delle più ambiziose riforme del mercato delle tlc affrontate dall’Unione Europea. “Grandi notizie per il futuro del mobile e di internet in Europa”, riferisce il titolare europeo per l’agenda digitale Neelie Kroes. “La Commissione europea dice no alle tariffe di roaming, si alla net neutrality, si agli investimenti e alla creazione di nuovi posti di lavoro”. La Kroes appare comprensibilmente soddisfatta viste le resistenze e le problematiche che hanno rallentato il processo già dallo scorso marzo e insiste affermando che “ridare slancio al settore delle telecom significa incoraggiare lo sviluppo sostenibile di tutti gli altri settori”.

In base a quanto deciso dalla Commissione, da luglio 2014 le chiamate in entrata saranno gratuite, mentre per le chiamate in uscita, sms e traffico dati due saranno le opzioni per gli operatori: fornire un piano tariffario unico nazionale/estero che copra il 70% della popolazione Ue e/o 17 stati membri con l’obbligo di estenderlo a tutti i piani entro luglio 2016, oppure coprire il 30% della popolazione e/o 10 stati ma con il ‘roam like at home’ obbligatorio in tutti i piani tariffari da subito, con l’obiettivo di raggiungere il 70% entro due anni. In alternativa i consumatori saranno liberi, via sms, di scegliere un altro operatore una volta all’estero.

Le chiamate internazionali da fisso dovranno inoltre costare come chiamate nazionali a lunga distanza. Viene per la prima volta garantita la neutralità della rete, con il divieto di bloccare o rallentare alcuni contenuti a favore di altri, salvaguardando però la possibilità per gli operatori di fornire “servizi specializzati”.

Sul fronte net neutrality, Neelie Kroes ha mantenuto la promessa di creare un meccanismo di tutela legale a livello europeo. “Tutti in Europa meritano un accesso pieno e libero a Internet, ma purtroppo al momento il 96% dei cittadini europei non gode di questo diritto”, ha dichiarato il commissario. Ecco che allora il pacchetto sul mercato unico proibirà a tutti gli effetti agli operatori di rete di bloccare o restringere il traffico. Ma resta aperta la possibilità di erogare “servizi speciali”, in pratica “prioritari”, fin tanto che questa pratica non interferisca con la velocità di connessione promessa al consumatore.

Stop poi ai contratti-capestro, che non potranno durare più di 12-24 mesi e potranno essere rescissi al massimo dopo 6, e trasparenza sugli abbonamenti e i servizi inclusi/esclusi nel traffico dati. Per gli operatori, basterà una singola licenza per operare anche negli altri paesi Ue, mentre viene introdotta l’armonizzazione di regole, durata delle concessioni dello spettro e tempi di rilascio.

L’ultima decisione spetta ora al Parlamento europeo e agli stati membri che a breve cominceranno la disamina legislativa del piano, ma tutto dovrà essere concluso in tempi brevi dato che  il mandato dell’assemblea di Strasburgo scadrà a ridosso della prossima estate.

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