Dati a rischio: in mobilità pendolari usano connessioni wifi non protette

Uno ricerca indipendente condotta da Opinion Matters, per conto di GFI Software, ha analizzato le abitudini di navigazione da dispositivi portatili di utenti e pendolari rilevando che i dati dei pendolari sono a rischio, infatti il 100% di loro utilizza connessioni Wi-Fi aperte e sconosciute mettendo a rischio informazioni personali e aziendali.

Lo studio ha evidenziato come i pendolari, durante il tragitto in treno, metropolitana o autobus, utilizzino sempre più spesso connessioni Wi-Fi sconosciute e non protette mettendo a repentaglio anche i dati sensibili aziendali.

La ricerca, che fa parte di una indagine più ampia, svolta negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che ha riguardato 1.001 pendolari inglesi in possesso di tablet o smartphone e il 100% degli intervistati ha ammesso di utilizzare connessioni Wi-Fi pubbliche e aperte, almeno una volta alla settimana – per lavoro o per inviare email – e di collegarsi spesso ai server aziendali per modificare e correggere documenti. Mediamente, gli utenti si collegano a reti Wi-Fi pubbliche 15 volte alla settimana, accedendo anche alle reti aziendali e ponendo così a serio rischio i dati e le password.

Walter Scott, CEO di GFI Software ha dichiarato “i risultati della ricerca hanno rivelato un trend desolante e preoccupante. L’utilizzo frequente di dispositivi personali durante i viaggi di andata e ritorno dal posto di lavoro e la connessione a reti Internet altamente insicure mette in grande pericolo i dati aziendali; altri utenti, o gestori dell’access point, possono infatti facilmente intercettarli”. Ha poi aggiunto “l’accesso a internet tramite connessione mobile è un’abitudine ormai fortemente radicata, ma esiste una grande noncuranza riguardo alla sicurezza dei dati, alla conformità e alla politica di governance dei dati. Le aziende devono imparare a gestire adeguatamente le loro risorse portatili, accertandosi che l’utilizzo dei dispositivi in ambienti aperti non generi vulnerabilità che potrebbero essere intercettate dai criminali, sia informatici che convenzionali”.

Dalla ricerca è inoltre emerso che il 52% dei pendolari teme che i propri dati possano essere intercettati durante il collegamento a una rete Wi-Fi pubblica ma, nonostante questo, continua comunque ad utilizzarla. Solo il 20% dei dispositivi mobili non ha sistemi di sicurezza attivati, neppure una password o un codice PIN, e solo il 5% ha adottato policy di sicurezza corporate.

La ricerca ha inoltre rivelato che il crescente utilizzo di smartphone e tablet da parte dei pendolari sta spingendo sempre più le aziende ad adottare policy di Bring Your Own Device (BYOD), spesso senza che siano dotate di infrastrutture in grado di gestirle.

La percentuale di utilizzo di dispositivi portatili personali sul posto di lavoro è significativa. Il 100% degli intervistati usa il proprio dispositivo mobile per attività lavorative e personali, collegandosi alla rete aziendale. “Il BYOD è un fenomeno destinato a non tramontare in fretta. I manager hanno acquistato da subito i PDA e si aspettano che l’IT li supporti. I dispositivi personali fanno ormai parte dello scenario lavorativo da oltre due decenni e l’esplosione del BYOD ha messo a disposizione smartphone e tablet sempre più potenti e affidabili e le aziende devono imparare a gestirli. Il Mobile Device Management è diventato oggi un importantissimo requisito per l’IT, in aziende di qualsiasi dimensione, per conservare i dati integri e al sicuro, dentro e fuori dalla rete aziendale” ha concluso Scott.

Sul fronte e-commerce, un quarto effettua pagamenti tramite smartphone e il 30% ha sostituito il quotidiano del mattino o un libro con l’equivalente versione digitale. Il 42% fa acquisti online e utilizza i servizi di internet banking, sempre tramite smartphone o tablet, e il 45% guarda film in streaming o li scarica; infine, il 58% utilizza video giochi e due terzi visitano i siti di social network.

Complessivamente, l’80% del campione passa il proprio tempo navigando, utilizzando qualsiasi connessione disponibile, mentre l’85% spedisce e riceve email, attraverso connessioni sicure o non protette, ogni mattina e in orario di punta.

 

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