Smau: nasce Who’s Who dell’ecosistema Startup italiano

Italia Startup e gli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione con SMAU e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, hanno presentato la prima edizione del progetto “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”. Progetto complementare e integrato con quello relativo al primo Osservatorio sul comparto, condotto da Italia Startup e dal Politecnico di Milano e con l’aggiornamento del rapporto Restart Italia!, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico.

“Finalmente anche per il nostro Paese siamo in grado di descrivere in un’analisi quali-quantitativa l’intero comparto. I soggetti che abbiamo recensito appartengono a tutte le categorie dell’ecosistema: startup finanziate, incubatori privati e pubblici/universitari, parchi scientifici e tecnologici, investitori, community online, ecc. Prendendo spunto da iniziative analoghe avviate in altri Paesi, abbiamo identificato tutti gli attori principali attivi in Italia, suddivisi per aree territoriali, ritraendo in tempo reale lo stato complessivo del nostro ecosistema. A questo si aggiungono anche i risultati relativi agli investimenti fatti sulle startup innovative nel nostro Paese, nel corso degli ultimi due anni”, commenta Andrea Rangone, Responsabile degli Osservatori ICT & Management del Politecnico di Milano e Consigliere di Italia Startup.

Numbres_ISAd oggi sono state recensite 1227 startup innovative in Italia, 113 le startup hi-tech finanziate, 97 sono gli incubatori e acceleratori (64 pubblici e 33 privati), 32 gli investitori istituzionali (6 pubblici e 26 privati), 40 i parchi scientifici e tecnologici (37 pubblici e 3 privati), 65 gli spazi di coworking e 33 le competizioni dedicate alle startup. Sono poi 7 le associazioni dedicate e 13 le comunità online che offrono risorse agli startupper. Le startup innovative sono per il 50% localizzate al nord, per il 36% al centro e per il 14% al sud. Ben 232 hanno sede in Lombardia, 135 in Emilia-Romagna, 120 nel Lazio, 113 in Veneto, 111 in Piemonte, 92 in Toscana. Le startup finanziate hanno per il 46% sede al nord, per il 26% al centro e per il 28% al sud (39 funded startup sono lombarde, 17 venete, 11 campane, 10 laziali, 7 toscane, 6 sarde). Complessivamente nel 2012 sono stati investiti 112 milioni di euro in startup hi-tech. Per il 2013 si stima un valore di investimenti complessivi di 110 milioni di euro. Nel 2012 il 70% degli investimenti nelle startup hi-tech è stato effettuato da Investitori istituzionali, mentre il restante 30% fa capo a Business Angel, Family Office e Incubatori/Acceleratori. Osservando la distribuzione degli investimenti sui settori di appartenenza delle startup, il 73% ha un focus sull’ ICT, il 16% nell’energia e nelle rinnovabili, il 9% nelle Life Science.

Le iniziative lanciate a Smau sono particolarmente apprezzabili perché ci aiutano a far conoscere anche a una platea internazionale queste importanti novità. Infatti, i tempi sono maturi perché l’Italia diventi anche un Paese più attrattivo per capitali e talenti esteri: il programma Destinazione Italia mira proprio a raggiungere questo ambizioso obiettivo, e l’imminente messa a punto di un meccanismo accelerato per la concessione di “Visti Startup” rappresenta un passo concreto in questa direzione” ha commentato Stefano Firmo, capo della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo economico.

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