#buildingthevision: Ballmer ai giovani italiani “idee, passione e tenacia” le chiavi del successo

Si è concluso un anno molto importante per l’innovazione nell’impresa. Con Building the Vision, l’evento che si è svolto ieri al teatro Eliseo di Roma, si sono tirate le somme di un 2013 che ha visto Roma protagonista per quanto riguarda il mondo delle start-up. Al successo riscosso dalla Maker Faire è seguito quest’ultimo appuntamento in cui Riccardo Luna ha presentato alcune delle principali realtà che fanno parte del panorama italiano, e nello specifico romano.

In sala un pubblico per lo più di ragazzi giovani che erano lì per ascoltare le storie di chi ce l’ha fatta e per trovare l’ispirazione giusta per la propria start-up. Stefano Venditti, presidente di Asset Camera, è stato il primo ad intervenire evidenziando le potenzialità dello scenario romano e ricordando che solo nell’ultimo anno, all’interno del territorio cittadino, si sono messe in luce 111 startup, 7 incubatori e 27 spazi di co-working.

Ma il main pitch che tutti attendevano è stato però quello di Steve Ballmer, CEO Microsoft,  “atterrato” a Roma per annunciare i risultati di uno degli ultimi progetti Microsoft che punta a promuovere i giovani e le loro idee. Il programma si chiama YouthSpark, lanciato a livello globale un anno fa, e ha permesso quest’anno a 25mila giovani italiani di formarsi tecnologicamente coinvolgendo 500mila ragazzi. YouthSpark ha l’obiettivo di favorire l’occupazione di 300 milioni di giovani in tutto il mondo in un triennio. Attraverso più di 30 programmi e partnership con 186 non profit che operano a supporto dei giovani, solo nel primo anno ha creato nuove opportunità lavorative per più di 103 milioni di giovani in oltre 100 Paesi. Durante l’incontro il CEO di Microsoft  ha detto ai giovani che perseverare è d’obbligo ed è necessario avere un’idea potente, così come non perdere mai di vista le novità emergenti e l’obiettivo di offrire a potenziali clienti servizi e prodotti che abbiano un valore aggiunto. Lo ha ripetuto più volte e ha ricordato che “la maggior parte delle aziende ha bisogno di tempo per costruire le proprie forze ed energie“. Twitter e Facebook, ricorda Ballmer, sono un’eccezione alla regola: Microsoft ha impiegato 15 anni e Google 9 anni prima di affermarsi, il che vuol dire che non bisogna scoraggiarsi se il successo non arriva tutto e subito.

Ballmer ha sottolineato, infine, che le aziende tecnologiche devono avere sempre un atteggiamento “da start up” e Microsoft in questo è in prima linea: Windows Phone, ha detto, può essere definita come “l’ultima startup di Microsoft”. “Oggi dobbiamo reinventarci per un mondo che offre il software come servizio cloud” e per servizi integrati in smartphone e dispositivi di nuova generazione, ha detto. Ballmer ha ricordato l’evoluzione dei prodotti di Redmond: “oggi abbiamo una nuova generazione di pc, tablet come Surface e i telefonini”.

Pur non avendo offerto spunti particolarmente originali di riflessione, Ballmer lascia la platea romana con tre punti fermi: “ideas matter, find passion, be tenacious”, ovvero idee, tanta passione e tenacia sono la chiavi per una start-up di successo.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here