Cresce l’attenzione delle telco per i contenuti tv: l’analisi di Fitch

Il mondo delle tlc è in fermento e cresce l”appetito degli operatori per il mondo dei contenuti. A fotografare una realtà più volte trattata da TechEconomy, arriva Fitch Rating in un report nel quale evidenzia che quella di At&T per l’acquisto DirecTV è solo l’ultima di una ondata di offerte anche se in Europa, un mercato più competitivo di quello americano, si tratta soprattutto di mosse difensive per stabilizzare le quote di mercato invece che a puntare a generare utili dai servizi televisivi. Le strategie messe in campo sono diverse: “Telefonica punta sull’operatore satellitare spagnolo in difficoltà economica Digital+ mentre Telecom Italia ha firmato un accordo di distribuzione di contenuti con Sky e BT sta tentando un percorso più diretto facendo offerte aggressive per i diritti sportivi” riassume Fitch.

L’industria pay-tv europea è sotto-penetrata rispetto agli Stati Uniti con circa il 40% delle famiglie coperte. In particolare – evidenzia nel suo studio Fitch – i mercati dell’Europa meridionale, come l’Italia e la Spagna hanno alcuni dei più bassi livelli di penetrazione della pay-tv in Europa. Telecom per esempio distribuirà i contenuti di Sky sulla linea fissa e sulle reti mobili LTE in un modello di ‘revenue-sharing’. Con questo approccio il gruppo italiano non dovrà investire ingenti somme. “L’accordo aiuterà Telecom a difendere la propria quota di mercato differenziando la propria offerta dai rivali Vodafone e Wind e potrebbe accelerare l’adozione di fibra. Tuttavia – osserva Fitch – il ‘roll out’ della fibra resta relativamente lento. Questo insieme ai bassi margini che gli operatori ottengono dalla distribuzione dei contenuti e dalla potenzialmente maggior concorrenza da parte di Mediaset, è probabile che limitino la capacità di Telecom di migliorare la su redditività attraverso il suo servizio di TV” conclude il report.

Per Telefonica invece, nonostante “stia investendo più di Telecom nel suo mercato domestico, i potenziali guadagni potrebbero essere superiori. Ci sono maggiori opportunità di cross-selling, un piano di investimenti più aggressivo nella rete in fibra e l’acquisizione diretta di contenuti, nonché potenziali risparmi sui costi di programmazione della distribuzione dei contenuti in lingua spagnola“, in ultimo “la competizione sulla programmazione e sottoscrizione premium è meno intensa in Spagna”.

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