WSD – Zappettare

Quanto mi piace questo verbo così ferocemente analogico che mi ricorda i miei nonni.
Quando arrivava la primavera, si trasferivano in campagna e lì trascorrevano la bella stagione. Un’abitudine borghese, che avevano acquisito dopo anni di lavoro. Erano i tempi in cui esisteva la pensione.

zappareSiccome i miei nonni vivevano in tre (due nonni biologici e una zia che era la “seconda nonna”), a lungo andare, soli e in campagna, tendevano al conflitto.
Per gestirlo, “zappettavano”. A una certa ora, generalmente dopo le cinque del pomeriggio, si sceglievano un’aiuola ciascuno e la accudivano fino all’ora di cena, quando si presentavano a tavola e invece di porgersi sgarbatamente il sale parlavano dello stato delle piante. Zappettare, abbatteva il conflitto.
Nelle nostre aziende, dovremmo ricordarci sempre di zappettare. È piuttosto facile ma spesso ci dimentichiamo di aver questa incredibile risorsa a portata di mano.

Allora, si zappetta così.

  1. INDIVIDUAZIONE DEL CONFLITTO: La prima cosa da fare è sentire che sta salendo il conflitto. Ve ne accorgete facilmente perché percepite che state soffrendo alla vostra scrivania e ogni gesto o vociare dei colleghi vi provoca ulteriore fastidio. C’è quello che sbuffa, quello che si lamenta del lavoro, quello che commenta status di Facebook come se tutti avessero davanti la stessa timeline e quello che improvvisamente ha deciso che l’andamento scolastico del proprio figlio debba essere discusso come se fosse un progetto collettivo.
  2. INDIVIDUAZIONE DELL’AIUOLA: Ne avete sicuramente una, tutti ne hanno una. Non è la sigaretta e non è il caffè. L’aiuola è una situazione con delle cose dentro che hanno bisogno di essere accudite. Esempi a caso: un cassetto, una cassettiera intera, la scrivania, i vostri faldoni, una cartella di lavoro, la posta elettronica, la sala riunioni (che è di tutti ma se è di tutti è anche vostra), etc.
  3. ZAPPETTARE: Dedicatevi solo alla vostra aiuola e non pretendete che gli altri facciano lo stesso. Se serve, indossate auricolari con buona musica o tappi per le orecchie. Non temete di sembrare sociopatici. Dichiarate che indosserete strumenti per isolarvi dal rumore e dedicarvi a zappettare e anche che per un’ora farete solo quello. Non rispondete al telefono (si può richiamare). Se un collega vi batte sulla spalla, ditegli che gli presterete attenzione quando avrete finito di zappettare. Capirà o penserà che siete strani, ma “vedrà” che si può zappettare e, prima o poi, deciderà di farlo a sua volta.

A tempo scaduto – che tutto ha un tempo e il tempo si dà PRIMA di cominciare, non durante le attività – starete molto meglio.
Avrete un’aiuola zappettata e la mente piena di pensieri come “questo lo metto qui”, questo sta bene lì”, “questo lo butto” (buttate! Cosa tenete a fare le cose che non usate, fanno massa e la massa pesa!), e via dicendo.
Un’aiuola zappettata è un’aiuola pronta a ricevere. E voi, che lavorate per cambiare le cose e non per lasciare che vadano un po’ come vogliono, sarete pronti a dare.
Ma siccome avrete preparato un’aiuola a ricevere, sarete pronti a ricevere a vostra volta.
Andate dal collega che bussava sulla spalla, vedete un po’ cosa vuole da voi…

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here