Banda larga, Patuano: basta litigi tra le telco, “bisogna fare sistema”

Sul fronte degli investimenti sulle reti di nuova generazione in Italia “gli operatori italiani stanno facendo uno sforzo importante” ma è arrivato il tempo, tra tutti gli attori in campo e nel rapporto con i regolatori, di fare “discorso maturo, ed intendo molto meno litigioso.” A dichiararlo è l’a.d di Telecom Italia, Marco Patuano, in occasione del convegno di ieri svoltosi presso l’Autorità delle Comunicazioni sullo sviluppo della banda larga.

Serve che “il tutto avvenga in una logica meno tignosa” spiega, perchè oggi “ogni occasione è buona per litigare, e questo non ci porta molto lontano”. Quanto agli investimenti di Telecom Italia, “in 9 mesi abbiamo coperto 1 milione 160mila unità immobiliari” con la rete in fibra, ha indicato Patuano, accennando poi anche agli investimenti messi in campo dagli altri operatori. Ma, ha ribadito, accanto all’impegno degli operatori per gli investimenti oggi è necessario “fare uno sforzo più di sistema”, perchè “si fa più fatica se ognuno nel suo piccolo crede di avere ragione ma la somma dei singoli non fa il totale“. Serve “una soluzione di sistema su cui trovare un accordo maggiore, rompere gli indugi, fare investimenti, creare occupazione.” Per Patuano, oggi “il tema di fondo è: c’è una grande volontà da parte degli operatori di far accadere le cose, ma per farlo non possiamo continuare a far interfacciare un sistema disaggregato, dove ognuno è in buona fede, ma è completamente scollato: se non si mettono insieme i pezzi non viene fuori un discorso di politica economica”. 

Della stessa lunghezza d’onda si è schierato il sottosegretario con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli: “le baruffe di casa nostra degli ultimi anni nel mondo globale non hanno alcun significato, rischiamo di essere travolti” e poi ha aggiunto: “Marco Patuano ha ragione“. Più in generale, sul fronte di investimenti e sviluppo delle reti, ha garantito Giacomelli, “credo ci sia tutta l’intenzione di assumere in pieno questo tema a Palazzo Chigi, di rendere centrale per il governo questa sfida”. E “già dal prossimo provvedimento dovremo essere più concreti“. Quanto poi alle difficoltà di attivare risorse pubbliche come i fondi europei, quindi agli ostacoli nel confronto con Bruxelles, altro tema toccato da Patuano, anche qui Giacomelli ha garantito l’attenzione del governo preannunciando: “Ci sarà un intervento importante nel fondo sviluppo e coesione”, per mettere ulteriore risorse in campo sul fronte dello sviluppo della banda larga; “ne stiamo parlando con Delrio”, ha detto.

Al convegno è intervenuto anche il presidente di Vodafone Italia, Pietro Guindani che pone l’attenzione sul necessario equilibrio tra concorrenza ed investimenti. “Vodafone – ha indicato – sta facendo la sua parte con un piano di investimenti da 3,6 miliardi in due anni per lo sviluppo di reti in fibra ottica e 4G. E “in tale contesto”, avverte Guindani, “i presupposti per incentivare la domanda sono sicuramente certezza normativa e tempestiva implementazione delle regole, reti performanti che abilitino l’alfabetizzazione digitale degli italiani, maggiore diffusione dei servizi on-line e dei servizi di e-government per tutti.”

 

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