Hp pronta a separarsi dalla divisione pc e stampanti: si punta al rilancio

Novità in casa HP. La Hewlett-Packard, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal, si prepara ad una divisione delle proprie attività. Più volte anticipata ma mai realizzata, l’idea è quella di separare la sua divisione hardware dedicata a PC e stampanti dal business corporate, creando una nuova società il cui capitale sarà conferito in una transazione tax free agli attuali azionisti, per concentrarsi su servizi e hardware esclusivamente per il mercato corporate.

In pratica il gruppo si trasformerà in due società, una dedicata al business dei pc e delle stampanti e una impegnata nell’informatizzazione delle grandi aziende e dei servizi al mercato. Il piano di spin-off, come annota il Financial Times, potrebbe concludere un capitolo problematico della storia dell’azienda, aperto 13 anni fa dall’amministratore delegato Carly Fiorina con l’acquisto  della Compaq Computer, uno dei più grandi produttori di personal computer degli Stati Uniti. L’operazione aveva evidenziato delle difficoltà di integrazione della nuova arrivata nel gruppo, anche se, per gli esperti, la presenza di Compaq ha dato ad Hp un vantaggio strategico nel mercato dei server, che si basano su tecnologie simili.

Già nel 2011 si parlava di attuare una simile strategia di “scissione” delle proprie divisioni ma dopo l’inizio dell’incarico dell’allora CEO, Leo Apotheker, l’azienda aveva deciso di mantenere le unità sotto lo stesso ombrello aziendale. Dopo Carly Fiorina la cura somministrata da Meg Whitman, attuale Ceo, ha puntato al taglio dei costi per proteggere le finanze del gruppo, con una riduzione dell’organico di 50mila persone.

Secondo fonti vicine all’azienda, proprio l’attuale CEO Whitman diventerà presidente del settore PC e stampanti e Dion Weisler, attuale dirigente della compagnia, diventerà CEO del business personal computing.

L’HP, con sede a Palo Alto, nel corso degli ultimi ha lottato per sopravvivere, così come il resto del settore dei personal computer, con margini di profitto sempre più magri e una costante diminuzione delle vendite dei pc. Di fronte alla crisi delle vendite dei pc, sono state proprio le stampanti a trainare i profitti dell’azienda: solo due anni fa HP ha perso il titolo di produttore di PC più venduto in favore della cinese Lenovo. Oggi Hp vale 66 miliardi di dollari, contro i quasi 600 di Apple e gli oltre 300 di Microsoft.

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