Verso il futuro a partire dal presente. L’ICT senza barriere a HANDImatica 2014

C’è un posto dove il futuro delle tecnologie digitali inclusive incontra il presente lasciando il gusto buono della curiosità e della progettualità e portando ad esclamare: “Ma allora si può!”. La prima volta che varcai l’ingresso di questo presente-aperto al futuro era il 2002 e la mia sensazione, epidermica, fu proprio questa. Andai lì per cercare il futuro e invece trovai il presente. Andai lì pensando alle BCI, Brain Computer Interfaces e alle loro potenzialità nel farsi tramite e periferica di input verso un computer in caso di severe disabilità motorie e trovai tanti e tanti spazi di presente già percorribili e attuabili. Era ed è HANDImatica, mostra-convegno dedicata a disabilità e ICT in programma per la fine di novembre e che si svolge ogni due anni a Bologna promossa e organizzata dalla Fondazione ASPHI Onlus (Avviamento e Sviluppo di Progetti per ridurre l’Handicap mediante l’Informatica).

Questa decima edizione racchiude 20 anni di appuntamenti, prima alla Fiera di Bologna e da poche edizioni presso l’Istituto scolastico Aldini-Valeriani coinvolto anche da un discorso di educazione all’inclusione per i propri studenti che in quei giorni sono fra i volti dell’accoglienza. HANDImatica aprirà i battenti giovedì 27 novembre per chiudersi sabato 29 e per chi già lavori dentro questo ambito o sia interessato a conoscere il punto della situazione e il suo stato di avanzamento nel futuro costituisce un incontro immancabile e multiprospettico trattando sia dal punto di vista tecnologico che di riflessione culturale e politica di inclusione lavorativa, scolastica, sociale anche rivolta ad un ulteriore target: adulti anziani, non autosufficienti e fragili. Conferenze, workshop, seminari, laboratori – alcuni dei quali da seguire anche in streaming – popolano riccamente il programma: visitandone gli spazi, percorrendo la fiera e frequentando le innumerevoli occasioni di confronto, presentazioni, dibattito, emerge chiaramente ogni volta in questa tre giorni come la disabilità sia driver di innovazione, nel senso che TechAbility@work ha già trattato altre volte, ovvero innovazione sociale, tecnologica, organizzativa. Gli spazi percorribili senza barriere, la traduzione simultanea in lingua dei segni di tutti i convegni più importanti, il servizio di stenotipia (la sottotitolazione in tempo reale dei discorsi proiettata su grandi schermi), l’attenzione ad una multicanalità di accesso ai contenuti scambiati, l’apertura a iniziative provenienti da tutta Italia capaci di orientare idee e di sollecitarne ancora di nuove verso un futuro sempre più “a progettazione universale”, fanno di HANDImatica uno spazio di progettualità avanzato che ha avuto il pregio di essere la prima manifestazione in Italia a sensibilizzare in modo massiccio, e con la filosofia mantenuta dell’ingresso gratuito, verso queste tematiche.

handimaticaTechAbility@work non può davvero esimersi dal concentrare la propria attenzione sulla principale manifestazione del settore che costituisce il focus stesso di questa vision; ma al contempo, anticipandola rispetto all’evento in sé in modo che alla curiosità possa affiancarsi l’eventuale desiderio di esserci trattandosi di un’iniziativa interessante e utile, professionalmente, per insegnanti e dirigenti scolastici (ai quali è riservato l’esonero), come per aziende interessate a questo segmento dell’ICT sia dal lato della produzione che dell’offerta di servizi e non solo nel campo degli ausili informatici e di comunicazione; sia a software house impegnate nello sviluppo di programmi didattico-riabilitativi, in software di simulazione, nelle multiformi app, nell’implementazione di videogiochi accessibili per persone con deficit visivi che quest’anno di certo attrarranno l’interesse di molti players con spazi permanenti aperti al gioco.

HANDimatica rende evidente la progettualità internazionale e mostra quel che già c’è nei cataloghi di aziende che commercializzano in Italia o che nel nostro Paese hanno origine, ospitando workshop e spazi espositivi nei quali si “passeggia” fra le innovazioni trovandosi spesso ad esclamare che davvero allora è possibile. I numeri in crescita, nei visitatori e negli espositori, di HANDImatica mostrano che questo settore è in espansione e aperto all’innovazione, anzi luogo esso stesso di innovazione e di menti multidisciplinari – umanistiche e tecniche – che provano a spostare in avanti l’asticella del futuro tecnologico che via via – come è stato per il touch nato come tecnologia assistiva – diventa un valore aggiunto di usabilità per tutti, pur nato come elemento di accessibilità. Da sempre HANDImatica è anche un punto di ritrovo per la riflessione politica: con il patrocinio della Regione Emilia Romagna, è da sempre sostenuta da molte aziende, fra le più note a partire da IBM Italia che fu l’alveo in cui alcuni ingegneri – tuttora volontari presso la fondazione- svilupparono l’idea di fondare ASPHI nel 1979. Da allora molta strada è stata fatta e tante altre realtà sono cresciute ad occuparsi di tecnologie per l’inclusione; di certo però questa manifestazione resta un punto di riferimento. Andare per toccare con mano che è difficile, sì, ma non impossibile; che la creatività può essere la strada dell’innovazione, del servizio, della possibilità per tutti – e dunque per ciascuno – di prendere parte ai processi che l’ICT performa ed offre.

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