ITU: tre miliardi di persone connesse a Internet, Italia 36esima

Oltre tre miliardi di persone sono online e la crescita delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) rimane sostenuta in quasi ogni paese del mondo. E’ quanto emerge dal Rapporto 2014 dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU).

Gli ultimi dati mostrano che l’uso di Internet continua a crescere costantemente, al tasso del 6,6% a livello globale nel 2014 con il numero di utenti di Internet nei paesi in via di sviluppo che è raddoppiato in cinque anni (2009-2014), e con i due terzi di tutte le persone connesse che adesso vivono proprio nei paesi in via di sviluppo. Dei 4,3 miliardi di persone non ancora online, il 90% vive in tali paesi: in 42 regioni del mondo, che ospitano 2,5 miliardi di persone, l’accesso alle TIC rimane in gran parte fuori dalla portata, in particolare per le grandi popolazioni rurali. “Le TIC hanno il potenziale per rendere il mondo un posto migliore – in particolare per i più poveri, comprese le donne, i giovani, e i disabili”, ha spiegato il Segretario Generale  ITU  Dr Hamadoun I. Touré.

La classifica 

La Danimarca è al primo posto della classifica dei Paesi più connessi al mondo. L’Italia si piazza male, occupando solo la 36a posizione, dietro a Paesi come Emirati Arabi, Qatar e Barbados, e lontana dalle posizioni delle nazioni dell’Europa occidentale. Ai primi posti troviamo infatti Svezia, Islanda, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Finlandia, Hong Kong, Lussemburgo, Giappone e Australia. Il rapporto identifica anche un gruppo di paesi più dinamici”, che hanno registrato miglioramenti superiori alla media: Emirati Arabi Uniti, Fiji, Capo Verde, la Thailandia, l’Oman, il Qatar, la Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, e la Georgia.

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Connessione domestica
Entro la fine di quest’anno quasi il 44% delle famiglie a livello mondiale avrà accesso a Internet da casa, in crescita rispetto al 40% dello scorso anno e dal 30% registrato nel 2010. Nel mondo sviluppato il 78% delle famiglie ha ora accesso a Internet da casa, rispetto al 31 % nei paesi in via di sviluppo e al  5% dei paesi ONU meno sviluppati.

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Percentage of households with Internet access by region, 2014

Il mobile
Nel segmento mobile, il rapporto stima che entro la fine del 2014 ci saranno 7 miliardi di abbonamenti corrispondente all’incirca alla popolazione mondiale totale. Ma l’ITU mette in guardia contro la frettolosa conclusione che questo significhi che tutti sono collegati: più semplicemente molti utenti hanno più abbonamenti mentre si stima che 450 milioni di persone nel mondo vivano in luoghi che sono ancora fuori dalla portata dei servizi cellulari mobili.

Banda larga
I prezzi per connessioni a banda larga continuano a scendere: dal 2008-2013 sono scesi del 70% a livello globale. Nello stesso periodo, la velocità standard della banda larga è salita da 256kbps a 1Mbps.
I Paesi in via di sviluppo hanno assistito ad un calo dei prezzi medi più consistente, 20% in meno anno su anno. Tuttavia, la relazione conferma che, nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, il costo di un abbonamento a banda larga fissa rappresenta ancora più del 5% del reddito nazionale lordo pro capite. Non solo: il rapporto rileva anche che la banda larga mobile è sei volte più conveniente nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo.

Contenuti online
Il numero sempre crescente di utenti Internet si è riflesso in un forte aumento del volume di contenuti online. I social media stanno contribuendo in maniera significativa a guidare l’uso della rete, mano a mano che sempre più persone creano, condividono e caricano contenuti su social.
Secondo il rapporto ITU, una manciata di web giganti sono emersi come principali fornitori di contenuti a livello globale. Per esempio, più di 100 ore di contenuti video vengono caricati ogni minuto su YouTube, che ora è più grande servizio di video al mondo con i servizi in 61 paesi e più di un miliardo di visitatori unici ogni mese, mentre Wikipedia ora dispone di oltre 30 milioni di articoli in 287 lingue.

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