Editori spagnoli frenano su chiusura Google News: aprire trattative con Google

Potrebbe esserci un seguito nella vicenda di Google News in Spagna, che dovrebbe chiudere domani 16 dicembre dopo l’annuncio di Google di chiudere il servizio a valle della norma che costringerebbe il colosso a pagare le aziende editoriali per l’utilizzo dei contenuti da queste prodotti, e veicolati da  News. Una mossa senza precedenti che aveva scatenato polemiche e commenti in tutto il mondo e anche in Italia.

Gli editori spagnoli, riuniti nell’Aede (Associazione Spagnola Editori Giornali) avrebbero chiesto un intervento del governo sulla link tax – la legge che rende effettivo l’obbligo per chiunque pubblichi un link o una breve citazione di un articolo di giornale di pagare un equo compenso all’editore – e ventilano la possibilità di aprire una trattativa col colosso di Mountain View, come è già accaduto in Germania. La notizia è stata diffusa dal sito The Spain Report.

La decisione di Google “avrà indubbiamente un impatto negativo sui cittadini e l’editoria spagnola”, scrive l’Aede in un documento diffuso poche ore fa. “Data la posizione dominante di Google – aggiunge – l’Aede richiede l’intervento della comunità e delle autorità spagnole, nonché quelle della concorrenza, per proteggere i diritti dei cittadini e delle aziende”. Irene Lanzaco, portavoce dell’Associazione, contattata telefonicamente da The Spain Report avrebbe spiegato che “non chiede a Google di fare un passo indietro, ma di aprire delle trattative“. In Germania, un colosso dell’editoria come Axel Springer (che conta su siti noti come di bild.de, welt.de, computerbild.de, sportbild.de e autobild.de) ha fatto nei mesi scorsi marcia indietro sulla decisione di non permettere a Google di mostrare anteprime degli articoli dei suoi giornali, a causa del crollo del traffico in arrivo.

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