Come i marketer usano i social media per il business? I nuovi dati di Social Media Examiner

Nel mondo del marketing il ruolo dei social media per il business è uno dei temi più dibattuti in assoluto; con una semplice ricerca con Google, infatti, è estremamente facile trovare articoli, guide, webinar e tutorial su come utilizzare al meglio gli strumenti del web 2.0 per le aziende, ma qual è il reale rapporto che esiste tra gli uomini di marketing e i social media? Quali sono i social network più utilizzati dalle organizzazioni? Da quali strumenti si aspettano di ottenere risultati migliori?

Per rispondere a queste domande e per offrire una fotografia completa dello scenario attuale, Social Media Examiner ha pubblicato i risultati di una ricerca in un documento dal titolo “2015 Social Media Marketing Industry Report – How Marketers Are Using Social Media to Grow Their Businesses”, nel quale sono esaminati vari fattori tra cui: il tempo che i marketer passano a lavorare sui social media aziendali; i vantaggi reali finora ottenuti; le piattaforme più utilzzate; in quali social network le organizzazioni vogliono investire in formazione e molto altro.

Il sondaggio è stata effettuato sfruttando come canali le email e i social media. La diffusione è cominciata a gennaio 2015 attraverso l’invio di e-mail ad un elenco di 330.000 retailer e chiedendo loro di partecipare; per terminare il questionario era necessario fare un tweet per diffonderlo anche ai follower di chi ha risposto alle domande; dopo 5 giorni l’indagine è stata chiusa con 3720 partecipanti in tutto il mondo, di cui la maggior parte negli USA (52%), seguita dal Regno Unito (9%), dal Canada (6%) e dall’Australia (5%).

1. Social Network: quali sono i più utilizzati e orientamenti futuri

Facebook, Twitter, LinkedIn, Google+, YouTube, Pinterest e Instagram sono, in ordine, le piattaforme più utilizzate dalle aziende; nello specifico, Facebook si distacca al primo posto dalle altre in maniera significativa; paragonate a loro tutte le altre piattaforme non possono competere e rappresentano una minima parte degli investimenti che le organizzazioni hanno intenzione di effettuare.

YouTube è la piattaforma più comunemente utilizzata dalle imprese di dimensioni maggiori: il 71% delle aziende con oltre 100 dipendenti, infatti, utilizza attualmente YouTube per la pubblicazione e la diffusione dei propri video.

Inoltre Twitter, YouTube e LinkedIn sono i social media che i marketer hanno intenzione di utilizzare maggiormente per i progetti futuri: il 66% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di voler investire in maniera maggiore nell’uso di queste piattaforme per fini di business.

2. Facebook: quali sono i vantaggi percepiti dai marketer

Le aziende hanno bisogno di imparare di più sul social network di Mark Zuckerberg: il 93% degli impiegati nelle aree marketing (come abbiamo visto) già utilizza Facebook per il proprio business, ma il 68% vuole investire in formazione e il 62% pianifica di aumentare le proprie attività.

Il bisogno di aumentare le proprie competenze è dovuto probabilmente al fatto che solo il 45% dei marketer percepisce che gli sforzi su Facebook stanno portando a risultati effettivi: in dettaglio, nel marketing B2C il 51% vede raggiungere i propri traguardi su Facebook, mentre nel B2B lo stesso dato si attesta al 36%.

Il grafico a torta riporta le percentuali di concordanza / discordanza con l’affermazione “il mio Facebook marketing è efficace”:

In questo contesto, le imprese di grandi dimensioni riconoscono più facilmente l’utilità di Facebook: ad esempio il 50% delle imprese con più di mille dipendenti ha dichiarato di aver soddisfatto le proprie aspettative dal suo utilizzo.

3. I benefici del Social Media Marketing secondo le aziende

Un significativo 90% di tutti i retailer intervistati ha indicato che i loro sforzi sui social media hanno generato un incremento di visibilità importante per le loro imprese e l’aumento del traffico è stato il secondo grande vantaggio ottenuto, con il 77% che afferma di aver avuto riscontri molto positivi. Oltre questi due elementi immediatamente riscontrabili, la maggior parte dei marketer sta utilizzando i social media per fidelizzare i propri clienti (69%) e per sviluppare analisi di mercato (68%).

Per quanto riguarda l’incremento del fatturato, più della metà delle aziende che ha utilizzato i social media per almeno 2 anni a questo scopo, ha riscontrato risultati interessanti. Il 49% di tutti i retailer considerati nella survey, però, ha dichiarato che i social media non hanno portato direttamente ad un aumento delle vendite: secondo Social Media Examiner questo risultato potrebbe essere dovuto al fatto che le aziende non hanno sufficiente consapevolezza degli strumenti necessari per tenere traccia delle vendite derivanti da questi strumenti.

4. Altri risultati della ricerca: dai video a Snapchat

Il report di Social Media Examiner prosegue con ulteriori elaborazioni ed analisi, ecco in sintesi i punti di maggiore interesse:

  • I video stanno diventando sempre più importanti: un significativo 57% delle aziende utilizzano video nelle loro attività; tuttavia, il 72% ha dichiarato di aver bisogno di attività di formazione sul video marketing;

  • Facebook e LinkedIn sono percepiti come i due social network più importanti per il marketing: di fronte l’ipotesi di poter utilizzare un solo social network per gli obiettivi aziendali, il 52% dei marketer ha selezionato Facebook, seguito da LinkedIn al 21%;

  • Secondo il 91% degli intervistati, lo sviluppo della strategia e il miglioramento del tasso di engagement sono i due aspetti che le aree di marketing hanno bisogno di conoscere di più: vogliono conoscere le tattiche social più efficaci e il modo migliore per coinvolgere il loro pubblico;

  • Il 52% dei marketer prevede di aumentare l’uso di Instagram: secondo Social Media Examiner è probabile che i marketer intenzionati ad incrementare le attività su Instagram possano invece diminuire quelle su Facebook;

  • Snapchat è il social più ignorato dagli addetti al marketing, con un 82% degli intervistati che ha dichiarato di non aver pianificato nessuna attività per la piattaforma fondata da Evan Spiegel.

 

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