Realtà Virtuale e #Startup: Facebook acquista Pebbles Interfaces

Facebook ha acquisito “Pebbles Interfaces”, una startup con sede in Israele specializzata nel rilevamento gestuale: un tentativo da parte di Facebook di espandere la sua piattaforma di realtà virtuale. Pebbles Interfaces ha approfondito le sue ricerche sulla realtà virtuale nel corso degli ultimi cinque anni e per questo è stata scelta per entrare a far parte della squadra di sviluppo di Oculus Rift per la cifra di sessanta milioni di dollari.

 La tecnologia sviluppata dalla startup israeliana è in grado di rilevare le mani e la pelle di un utente che indossa un casco per la realtà virtuale, permettendo di osservare le proprie mani e le proprie braccia attraverso la sensoristica. Non solo arti però: Pebbles Interface ha un altissimo livello di dettaglio ed è in grado di riconoscere e tracciare anche l’abbigliamento di un utente, ma anche le cicatrici e i segni particolari di un individuo, una caratteristica che le società concorrenti devono ancora sviluppare.

Attraverso la micro-ottica e la computer vision, stiamo cercando di migliorare la qualità delle informazioni che possono essere estratte dai sensori ottici, che contribuiranno a portare la realtà virtuale a un livello superiore,” ha dichiarato Nadav Grossinger, CTO di Pebbles Interfaces.

Facebook ha cominciato ad interessarsi alla realtà virtuale nel marzo 2014, quando ha acquistato Oculus Rift per la cifra di 2 miliardi di dollari, 400 milioni in contanti e 23,1 milioni in azioni. Al momento dell’acquisto Zuckerberg ha dichiarato: “il mobile è la piattaforma di oggi e ora ci stiamo anche preparando alle piattaforme di domani”. L’acquisizione di oggi non fa altro che confermare la direzione presa da Facebook nello sviluppo della realtà virtuale.

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