Blocco WhatsApp in Brasile per 48 ore, Zuckerberg: “decisione estrema che punisce utenti”

Per 48 ore i cittadini brasiliani non potranno utilizzare WhatsApp per effetto di una decisione del tribunale di Sao Bernardo do Campo, nell’entroterra di San Paolo, che avrà effetto a partire dalla mezzanotte di oggi (le tre di stamane in Italia). Secondo il tribunale di San Paolo, infatti, i responsabili di WhatsApp di proprietà di Facebook, il 23 luglio scorso non avrebbero rispettato l’ordine di un giudice emesso nell’ambito di un processo penale caratterizzato dal segreto istruttorio.

L’azienda avrebbe ignorato anche una seconda notificazione pervenuta ad agosto e il pubblico ministero ha così deciso la sospensione temporanea del servizio in tutto il Paese, lasciando milioni di utenti senza accesso. In Brasile, WhatsApp, infatti, è una delle app per cellulare più usate in assoluto: secondo dati GlobalWebIndex il 62% degli utenti brasiliani di Internet tra i 16  e i 64 anni usa WhatsApp ogni mese.

Una decisione inusuale aspramente criticata da Mark Zuckerberg che su Facebook scrive: “Stasera, un giudice brasiliano bloccato WhatsApp a oltre 100 milioni di persone che vi fanno affidamento nel suo paese. Questo è un giorno triste per il Brasile. Fino ad oggi il paese è stato alleato nella creazione di una rete internet aperta. Sono sbalordito che i nostri sforzi per proteggere i dati della gente si traducano in una decisione così estrema di un giudice, che punisce ogni persona che in Brasile usa WhatsApp, speriamo che i giudici ci ripensino.”

La mossa brasiliana è stata letta da molti, ad esempio da TechCrunch, come l’occasione che da tempo telco e governo per colpire il social network: le telco brasiliane hanno lavorato mesi per convincere il governo che il servizio voce di WhatsApp fosse illegale e non regolato e hanno pubblicamente criticato l’effetto WhatsApp che ha sottratto loro milioni di clienti.

 

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