La rivoluzione delle professioni ICT

Che lavoro fai? Questa è la domanda a cui gran parte di noi professionisti non sa rispondere. Per genericità spesso si risponde “lavoro nell’informatica” oppure “lavoro nel Web”, mentre in altri casi si usano nomi convenzionali oramai passati, come ad esempio il termine “Webmaster”. Si, avete letto bene, il Webmaster è un termine passato. Il Webmaster è morto, definitivamente seppellito dal 28 gennaio 2016. In tale data difatti è entrata in vigore la norma UNI 11621-x, una novità nel panorama europeo in fatto di catalogazione delle competenze digitali dei professionisti.

In Italia a dire il vero già dal 2013 esiste una norma di settore, la UNI 11506, che recepisce il modello europeo e-CF (e-Competence Framework), un riferimento di 36 competenze (attualmente 40) richieste e praticate nel contesto lavorativo dell’Information and Communication Technology (ICT); l’uso di un linguaggio condiviso per descrivere competenze, skill e livelli di profilazione lo rende facilmente comprensibile in tutta Europa.

Che novità troviamo quindi all’interno della norma UNI 11621-x? Si tratta innanzitutto di una norma multiparte (ossia formata da più norme):

  • UNI 11621-1. Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per l’ICT – Metodologia per la costruzione di profili professionali basati sul sistema e-CF. Contiene la definizione della struttura tipo dei modelli per la catalogazione dei profili professionali ICT. Questo modello, oramai un riferimento, può essere utilizzato per la generazione di nuovi profili.
  • UNI 11621-2. Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per l’ICT – Profili professionali di “seconda generazione”.  Contiene i 23 profili professionali ICT di seconda generazione. I profili sono i seguenti: Account Manager, Business Analyst, Business Information Manager, Chief Information Officer, Database Administrator, Developer, Digital Media Specialist, Enterprise Architect, ICT Consultant, ICT Operations Manager, ICT Security Manager, ICT Security Specialist, ICT Trainer, Network Specialist, Project Manager, Quality Assurance Manager, Service Desk Agent, Service Manager, Systems Administrator, Systems Analyst, Systems Architect, Technical Specialist e Test Specialist.
  • UNI 11621-3. Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per l’ICT – Profili professionali relativi alle professionalità operanti nel Web. Contiene i profili professionali identificati per chi opera nel Web (25 profili professionali). I profili sono i seguenti: Web Community Manager, Web Project Manager, Web Account Manager, User Experience Designer, Web Business Analyst, Web DB Administrator, Search Engine Expert, Web Advertising Manager, Frontend Web Developer, Server Side Web Developer, Web Content Specialist, Web Server Administrator, Information Architect, Digital Strategic Planner, Web Accessibility Expert, Web Security Expert, Mobile Application Developer, E-commerce Specialist, Online Store Manager, Reputation Manager, Knowledge Manager, Augmented Reality Expert, E-Learning Specialist, Data Scientist e Wikipedian.
  • UNI 11621-4. Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per l’ICT – Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni. Contiene i profili professionali dedicati alla sicurezza informatica (12 profili professionali). I profili sono i seguenti: Responsabile di sistemi per la gestione della sicurezza delle informazioni, Responsabile della sicurezza dei sistemi per la conservazione digitale, Responsabile della continuità operativa (ICT), Responsabile della sicurezza delle informazioni (CISO), Manager della sicurezza delle informazioni, Analista di processo per la sicurezza delle informazioni, Analista tecnico per la sicurezza delle informazioni, Analista forense, Specialista di processo della sicurezza delle informazioni, Specialista infrastrutturale della sicurezza delle informazioni, Specialista applicativo della sicurezza delle informazioni e Specialista nella risposta agli incidenti.

Sia la norma UNI 11506 che la norma multiparte UNI 11621-x sono un utile completamento tecnico al panorama normativo nazionale. Sia la legge n. 4/2013 che il Dlgs. N. 13/2013 difatti referenziano la possibilità di definire delle norme tecniche UNI rispettivamente per la definizione delle competenze professionali di soggetti operanti nelle professioni non regolamentate che i requisiti di idoneità per riconoscimento delle attività formative di tipo non formale e informale.

Le professioni operanti nel settore ICT rientrano tra le professioni non regolamentate afferenti alla legge 4/2013 e al D.lgs 13/2013, la quali definiscono che un professionista può certificarsi, ove presente una norma, attraverso un Ente di Certificazione accreditato ISO 17024 sulla specifica norma.  I profili sono definiti in modo dettagliato in termini di abilità, conoscenze e competenze che saranno valutate in modo puntuale come definito nella norma stessa. Le certificazioni secondo le norme UNI 11506 e UNI 11621-x sono le uniche norme valide per la legge 4/2013 in ambito ICT e Web. Gli ordini professionali possono cogliere l’occasione di tale profilazione per la riqualificazione dei professionisti iscritti all’ordine.

Va chiarito infine che la norma è di carattere volontario, ovvero nessuno obbligherà alcun professionista ICT e/o Web ad iscrizione ad associazioni e/o a certificazioni. Chiaramente, con l’educazione del mercato, in un futuro si auspica che il committente – spesso senza specifiche competenze in materia – si affidi a soggetti certificati da terze parti. Allo stesso modo si auspica che nell’ambito formativo e lavorativo vengano quanto prima riconosciuti tali profili, al fine di garantire una reale competitività.

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