Lavorare in mobilità rende più soddisfatti?

Secondo un recente studio, “Mobility, Performance and Engagement”, condotto su un campione di circa 1.800 persone dall’Economist Intelligence Unit (EIU) e Aruba, i professionisti che lavorano nei mercati occidentali sembrerebbero maggiormente soddisfatti del proprio lavoro rispetto ai colleghi dei principali mercati asiatici, anche grazie alla possibilità di lavorare in mobilità usando strumenti che consentono di essere sempre connessi.

La possibilità di lavorare sempre e ovunque è un elemento chiave della soddisfazione professionale: questo parametro è stato, infatti, considerato prioritario dal 38% del campione a livello globale, con il punteggio più alto (43%) registrato nel Regno Unito.

La tecnologia mobile è un fattore abilitante essenziale: le applicazioni mobili per la collaborazione nel lavoro sono in uso presso il 42% delle aziende analizzate, mentre il 33% ricorre alle videochiamate e il 31% alle applicazioni di instant messaging. Oltre a migliorare i livelli di produttività, soddisfazione e fidelizzazione, queste practices si sono rivelate in grado di migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita personale. Ad esempio, negli Stati Uniti si ritrova la forza lavoro più soddisfatta in questo senso con il 16% che reputa di avere un equilibrio perfetto con un punteggio di 10/10, all’opposto di Giappone ed Emirati Arabi con il 3% e il 5% rispettivamente.

“Il bene delle aziende è il bene delle persone che vi lavorano – ha commentato Chris Kozp, VP di Aruba guardando questi risultati, è chiaro che le imprese perdono la possibilità di attingere a bacini enormi di risorse di talento se non affrontano al meglio la questione della mobilità. Il modo in cui lavoriamo sta cambiando in funzione delle esigenze della #GenMobile e se le aziende non sono all’avanguardia in questo, finiscono con il creare anche inconsapevolmente ambienti lavorativi meno produttivi, che vengono evitati dai candidati migliori.I CIO di oggi devono essere in grado di offrire un ambiente lavorativo che dia supporto non solo ai dispositivi personali ma anche alle funzionalità dei tool e delle app di tipo collaborativo. La libertà di lavorare nel momento di maggior produttività individuale è essenziale, motivo per cui la domanda del lavoratore moderno è pressante come mai prima d’ora, con la mobilità in cima all’elenco. Le aziende devono far evolvere le proprie proposte per fidelizzare i dipendenti della #Genmobile prima che lo facciano i loro concorrenti: in questo modo, e facendo quello che suggerisce questo studio, si avranno vantaggi a lungo termine che influiranno sul successo complessivo dell’organizzazione”.

La ricerca ha messo anche in evidenza che chi lavora nei mercati occidentali come Stati Uniti, Germania e Regno Unito si è assegnato un punteggio superiore nei principali parametri di performance quali fidelizzazione, soddisfazione lavorativa, produttività e creatività, rispetto a chi lavora in mercati orientali come Giappone e Singapore. Fedeltà e soddisfazione sono più basse nell’Est: quasi un terzo (29%) degli statunitensi si considera fedele al proprio datore di lavoro, seguito dalla Germania (27%), in netto contrasto rispetto al Giappone (5%). I professionisti di Stati Uniti e Germania sono anche quelli più soddisfatti (il 15% e il 10% rispettivamente si è assegnato un punteggio pari a 10/10 per soddisfazione lavorativa) rispetto al 3% registrato in Giappone e al 6% a Singapore.

Sul fronte della produttività, invece, il 20% degli statunitensi intervistati si attribuisce un punteggio di 10/10, seguito dal 16% in Germania e dal 12% nel Regno Unito. I mercati orientali si vedono come meno produttivi, con solo il 5% in Giappone e il 9% a Singapore che si assegnano il punteggio massimo.

Le aspettative dei dipendenti sono in crescita invece a livello globale: il 40% degli early adopter di tecnologia (#GenMobile) afferma di non voler lavorare per una società che non gli permette di utilizzare il proprio dispositivo mobile per il lavoro, il che suggerisce che la mobilità sta giocando un ruolo sempre più importante per attirare talenti.

 

 

 

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