Connected Car: verso un futuro connesso

La tecnologia sta trasformando profondamente molti settori, compreso quello dei trasporti: si stima che, entro il 2020, 8 automobili su 10 saranno connesse. Eppure la maggior parte dei consumatori non è ancora consapevole delle potenzialità che un veicolo connesso può offrire.

Lo studio TNS Connected Car, condotto da TNS e The BearingPoint Institute ed effettuato su un campione di 3.724 individui che avevano acquistato un’auto nuova o usata nei precedenti 18 mesi, ha messo in luce tale situazione. I dati raccolti, infatti, evidenziano come solo 4 automobilisti su 10 (39%) sanno di possedere determinate funzionalità nel proprio veicolo. Nonostante ciò si rileva un chiaro interesse da parte dei consumatori soprattutto per quanto concerne la navigazione, l’assistenza alla guida e l’intrattenimento in auto. Il 59% dei soggetti intervistati ha dichiarato che la presenza di questi nuovi tools all’interno del veicolo è un elemento distintivo, tanto da influenzare la loro scelta di acquisto. Il 32% dichiara, infatti, importante questa caratteristica dell’auto, al momento dell’acquisto ed il 21% afferma che è stata la prima ragione per la quale ha scelto di acquistare quel veicolo in particolare.

“Gli automobilisti, sempre più digitalizzati, spingono per avere la vettura connessa come il loro smartphone. –  ha commentato Andrea Galimberti, Head of Automotive Practice in TNS – Facilità d’uso, velocità di aggiornamento, disponibilità di funzionalità già conosciute fanno sì che l’integrazione con l’ecosistema auto-smartphone sia una chiave importante di scelta del veicolo. Le app presenti già oggi sugli smartphone permettono fra altre disparate possibilità, per esempio, di ritrovare la propria auto in caso di smarrimento, sbloccarla da remoto e adeguare la temperatura interna prima che arrivi il proprietario. Alcune case automobilistiche stanno già trovando il modo di collaborare con i tech player o di investire in questi ultimi per integrare le nuove funzioni e mantenere un livello d’innovazione elevato”.

Lo studio rivela l’importanza del coinvolgimento dei consumatori durante il processo di vendita: il 48% dei possessori di auto che utilizzano funzioni di connettività, dichiarano di aver avuto modo di testare il loro funzionamento presso il dealer. In questo senso, i test drive risultano essere un’ottima occasione per presentare e spiegare le caratteristiche tecniche dell’automobile all’inizio del purchase journey ed il ruolo del personale di vendita è cruciale.

“Le “auto connesse” segnano l’inizio di una nuova era. – ha commentato Sarah-Jayne Williams, Partner di BearingPoint – Le case automobilistiche stanno modificando il loro modello di business, passando da quello B2B a quello B2C in modo da poter avere la possibilità di costruire relazioni dirette con i loro consumatori. Anche quello che vendono sta cambiando: prima vendevano solo prodotti fisici, oggi possono offrire invece una piattaforma di servizi digitali. Per sfruttare pienamente i benefici messi a disposizione da questa nuova era, tutte le case automobilistiche dovrebbero investire in comunicazione per far sì che i clienti conoscano in modo dettagliato i vantaggi che la tecnologia offre oggi e dunque possano utilizzarla al meglio”.

Questa una interessante infografica che spiega bene il futuro delle “connected car”.

CC_infographic_AW

 

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