3 TED Talks per avvicinarsi a TED

A fine 2014 ero intento a organizzare TEDxAssisi e stavo girando tra enti e aziende per cercare sponsorizzazioni e patrocini, certo che al solo nominare TED tutte le porte mi si sarebbero aperte davanti: nulla di più sbagliato. In molti casi il mio interlocutore non aveva la minima idea di cosa stessi parlando. La stessa cosa mi successe in un’aula universitaria, con 200 giovani studenti assolutamente ignari dell’esistenza del famoso evento e dei video derivati.

Nel 2018 le cose non sono cambiate molto e, al di fuori della bolla virtuale nella quale sono inserito insieme a tutti i più o meno esperti di digitale, TED è ancora percepito spesso come un simpatico orsetto di peluche parlante.

La peculiarità di TED sta nel fare da garante di contenuti in un mondo digitale dove l’immensa quantità di informazioni disponibili sono spesso disorganizzate e di dubbia provenienza. Un video proveniente da TED è sottoposto a un rigido controllo prima di essere diffuso, deve rispettare determinati requisiti qualitativi e di contenuto. Tutto questo fa di qualunque TED-content un ottimo strumento di apprendimento.

In quest’ottica TEDxBologna ha organizzzato su tutto il territorio nazionale, in accordo con il Miur, un corso avanzato di Public Speaking per TED-Ed Clubs. Il corso perfeziona il corso base TED-Ed Club che le scuole aderenti hanno inserito nel programma scolastico. Tutte le lezioni si basano sul testo di Chris Anderson “TED Talks: The Official TED Guide to Public Speaking e si servono di numerosissimi TEDTalk di supporto.

Tralasciando momentaneamente la tecnica che viene insegnata è stato molto più importante far conoscere la piattaforma e i suoi contenuti agli studenti che si sono dimostrati interessatissimi nello scoprire un nuovo modo di imparare.

Oltre al classico format TEDTalk, esiste una tipologia di contenuti adatti all’apprendimento, studiati appositamente per ottimizzare immagini, suoni e voce a fini didattici: sono i video di TED-EdVisitando il sito è possibile creare online video-lezioni con commenti, domande, discussioni e approfondimenti, un’oppurtunità talmente eccezionale da sembrare fasulla, ma iniziamo con lo scoprire TED-Ed.

Il primo video che propongo parla della più vecchia metro del pianeta, il cui titolo tradotto è: Come è stata costruita la prima metropolitana al mondo.

In meno di cinque minuti scopriremo, non solo di quale metro stiamo parlando, ma i retroscena e il contesto storico – politico dell’epoca, oltre alle tecnologie utilizzate per realizzarla.

Nel 1863 la metropolitana di Londra stava per essere inaugurata, ma la maggior parte delle persone pensava che il progetto, costato più di 100 milioni di dollari in denaro di oggi, non avrebbe mai funzionato. Eppure le cose sono andate diversamente. Christian Wolmar spiega come è stata costruita la metropolitana di Londra in un’epoca in cui nessuno aveva mai costruito una ferrovia sotto una città.

Il secondo video proposto parla di un argomento curioso il cui titolo tradotto è: Le Amazzoni esistevano davvero?

In circa cinque minuti Adrienne Mayor risponde a questo quesito: perché io stesso prima di vedere questo video, non avrei saputo rispondere alla domanda. Ma credo sia importante sapere che le donne sono state in passato più rilevanti di quanto sia stato apertamente divulgato.

Amazzoni, le immaginarie donne guerriere feroci e temibili della Grecia, descritte in antichi racconti storici, non solo in miti, esistevano davvero? Chi erano quindi le vere donne guerriere conosciute come Amazzoni?

L’ultimo video risponde a un quesito che ci riguarda tutti, la crescita demografica. Il titolo tradotto è: Sovrappopolazione – l’esplosione umana spiegata.

Il video dura poco più di sei minuti e affronta un problema che nell’immaginario collettivo decreterà prima o poi l’estinzione dell’umanità, o quanto meno di una parte consistente di essa, ma è proprio così?

Kurzgesagt racconta un futuro inaspettato di una sovrappopolazione che cesserà di essere un problema in breve tempo, di un ciclo umano già in atto che aveva solo bisogno di essere osservato per giungere alla conclusione che il 12.000.000.000 essere umano non nascerà mai.

 

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