Natale 2018: è stato boom per l’e-commerce

Salesforce [NYSE: CRM], leader mondiale nel CRM, ha pubblicato la nuova ricerca 2018 All Wrapped Up Shopping Report, relativa alle principali tendenze legate alla stagione dello shopping natalizio 2018. Al fine di fornire ai retailer i dati necessari per far crescere la propria attività anche nel 2019, l’indagine di Salesforce ha raccolto e analizzato le abitudini di centinaia di milioni di consumatori in oltre 30 paesi in cui è disponibile Commerce Cloud, la piattaforma leader di mercato, miliardi di insight provenienti dalla soluzione Marketing Cloud e relativi al consumer engagement e 200 milioni di richieste gestite attraverso i customer service che utilizzano Service Cloud.

Le principali tendenze dello shopping natalizio 2018 secondo Salesforce

  • I retailer hanno goduto di una forte crescita dell’attività digitale nel periodo delle festività: tra il 20 novembre e il 3 dicembre, il 25% dei consumatori (il tasso più alto mai registrato) ha cominciato a pensare agli acquisti di Natale, completando un ordine, aggiungendo uno o più prodotti al carrello, avviando le pratiche di checkout o utilizzando la funzione di ricerca all’interno di un sito. Il 50% degli acquisti natalizi è stato completato entro lunedì 3 dicembre e l’80% già entro il 15 dicembre, ovvero l’ultimo giorno disponibile per ricevere la spedizione prima delle festività.
  • Per la prima volta lo shopping da mobile ha superato quello da PC: il 48% degli ordini è stato gestito tramite smartphone rispetto al 44% gestito da computer (+19% rispetto al 2017). Il 66% del traffico ha avuto origine da dispositivi mobili (+11% rispetto al 2017) con un clamoroso 74% di utenti attivi con il proprio cellulare anche il giorno di Natale, che si è attestato come il giorno più mobile dell’intera stagione: sia per quanto riguarda gli ordini sia per il traffico, è stata registrata la più alta percentuale di engagement mobile di sempre (rispettivamente il 60% e il 74%).
  • L’aumento significativo dei portafogli digitali ha reso più semplice la gestione del checkout in fase di acquisto: il 28% di chi ha acquistato da mobile si è servito di soluzioni come Apple Pay o PayPal e nei giorni di picco delle vendite il 29% degli ordini è stato pagato con un portafoglio digitale.
  • La Cyber Week è stata la settimana più intensa per lo shopping e quella in cui si sono registrati più sconti: la Cyber Week ha registrato il 37% delle entrate dell’intera stagione, con un aumento del 4% rispetto al 2017. Gli sconti sono cominciati prima, con un valore percentuale medio del 27%. I maggiori ribassi della stagione ci sono stati durante il Cyber Monday, in cui si è registrato uno sconto medio record del 31%. L’80% degli ordini effettuati nella Cyber Week ha goduto delle offerte legate alle spese di spedizione gratuite. L’offerta “spedizione gratuita” si è ripetuta anche nella settimana immediatamente successiva e il 68% degli ordini post-Cyber Week ha potuto usufruire di tale vantaggio.
  • I social media hanno dominato il traffico delle feste. Con un aumento del 22% nel traffico social, Facebook e Instagram hanno guidato il 93% delle visite ai siti e-commerce. Nell’arco dell’intero periodo (20 novembre – 26 dicembre), il traffico social è aumentato del 34% e i brand con il miglior social feed sono stati Nike, Amazon e iPhone.

I retailer hanno goduto di una forte crescita digitale nelle ultime festività”, ha dichiarato Rob Garf, VP, Industry Strategy for Retail di Salesforce. “La trasformazione digitale, grazie al mobile, ai social e all’intelligenza artificiale, ha facilitato la navigazione dei consumatori permettendo loro di fare acquisti senza difficoltà anche quando erano fuori casa”.

 

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

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