Twitter: regole più facili da capire

Le nostre regole esistono per verificare un sano utilizzo della piattaforma di Twitter
e per garantire a tutti di poter partecipare liberamente alle conversazioni pubbliche. Nel corso del tempo, nonostante l’aggiunta di nuove regole e l’aggiornamento di quelle già esistenti, la comprensione di tali direttive si è rivelata difficile e poco chiara. Per questo motivo aggiorneremo ​ le nostre regole con un linguaggio semplice e chiaro, con l’obiettivo
di organizzarle in macro-categorie: ​ sicurezza, privacy e autenticità. Inoltre, abbiamo aggiunto alcuni dettagli che riguardano altre politiche, quali integrità elettorali, manipolazione delle piattaforme e spam“.

In questo modo Twitter presenta l’ultimo aggiornamento delle sue regole.

Quali sono le novità?

Ridotte nelle policy il numero di parole, da 2.500 a meno di 600. In 280 caratteri, ogni regola
descrive precisamente e chiaramente che cosa non è permesso fare su Twitter.
Le regole saranno suddivise tematicamente, in modo da rendere più veloce l’accesso alle
informazioni necessarie.
Si sta aggiornando la pagina delle regole per avere più informazioni, inclusi gli esempi,
istruzioni passo dopo passo su come riportare una violazione e i dettagli su cosa succede nel momento in cui si agisce in tal senso.

Che cosa succede dopo?

Tutti gli utenti di Twitter dovrebbero essere in grado di comprendere facilmente che cosa sia
ammesso e che cosa non lo sia sulla piattaforma. Come parte dell’impegno della piattaforma c’è quello dell’essere più trasparenti e assicurasi che ogni regola abbia la propria pagina di assistenza con più informazioni dettagliate e risorse rilevanti.

I prossimi aggiornamenti previsti riguarderanno abusi e molestie, condotte di odio, suicidio e autolesionismo e diritti d’autore.

 

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here