Di CEO, Social Media e opportunità per le aziende

Social media has been a tremendous enabler for me in my role as CEO”. Ramon Laguarta, Chairman e CEO di PepsiCo sintetizza in questo modo il rapporto che un CEO ha con i Social Media, strumenti tramite i quali condividere esperienze e successi aziendali oltre che costruire reti di relazioni con clienti, fornitori e impiegati.

Ma quanto è importante per un CEO usare nel modo giusto i social media?

Secondo il rapporto Connected Leadership, realizzato dalla società di consulenza specializzata in comunicazione corporate Brunswick, sondando le opinioni di dipendenti di aziende con almeno 1.000 persone e lettori di riviste finanziarie in USA e UK, il 65% dei dipendenti in USA e il 73% in UK ritiene sia importante per un CEO usare attivamente i Social Media per parlare della sua azienda. Non molto diversa l’opinione dei lettori di riviste finanziarie secondo i quali i social sono uno strumento essenziale soprattutto in un periodo di crisi per il 90% in USA e l’81% in UK. I dipendenti delle aziende ritengono che il ricorso alla comunicazione attraverso social possa avere impatti positivi sull’efficacia complessiva dell’azienda (66%) e sulla reputazione (71%).

4 dipendenti su 5 crede che il proprio CEO stia già utilizzando i social media nel suo lavoro, nonostante la ricerca dimostri come la maggior parte dei CEO in realtà non ne faccia un uso così importante. Il 60% dei dipendenti USA e il 54% UK controlla i profili social del CEO prima di candidarsi per la sua azienda.

La ricerca – afferma Alessandro Iozzia, Partner e Head of Office di Brunswick Group per l’Italia è nata dalla volontà di avere uno strumento empirico a supporto dei servizi di posizionamento digitale che offriamo ai top manager di tutto il mondo. In un’epoca di forte personalizzazione dei brand, avere un CEO presente e attivo sui canali digitali ha un impatto positivo sulla reputazione dell’azienda e anche sui risultati di business. Ad esempio un top manager che comunica in modo pertinente sui social, e in particolare LinkedIn, umanizza il rapporto coi dipendenti, consolida la fiducia degli investitori e aumenta persino l’attrattività dell’azienda agli occhi dei futri talenti. Obiettivo di questa ricerca è stato dunque mettere i dati al servizio di queste tesi, e rafforzare la consapevolezza collettiva sul rapporti tra CEO e digitale”.

Quali le ragioni per le quali i CEO dovrebbero utilizzare i Social?

Molteplici sono le ragioni per le quali i CEO dovrebbero essere presenti sui social secondo dipendenti e lettori di riviste finanziarie: prima fra tutte, per 9 lettori su 10, per rassicurare e mantenere aperto un canale di comunicazione con i clienti nei momenti di crisi aziendale. I leader che hanno costruito, anche attraverso i social, reti on line con clienti e fornitori, infatti, sanno gestire meglio situazioni aziendali negative.

Secondo motivo per far rientrare tra le attività lavorative la gestione dei social favorire il reclutamento di personale e trattenere in azienda i migliori talenti. Secondo i potenziali dipendenti, infatti, è preferibile lavorare per CEO che utilizzano social network site e strumenti di comunicazione digitale rispetto a chi invece non lo fa. Il 93% dei dipendenti considera importante il fatto che il proprio CEO comunichi direttamente e in modo trasparente con i propri dipendenti. La comunicazione, secondo il rapporto, è considerata dai dipendenti importante quanto retribuzione, benefit e opportunità di avanzamento di carriera.

Quali social utilizzano i CEO?

Nonostante la percezione dell’importanza dell’esserci avvertita anche dai dipendenti, solo il 48% dei CEO presi in considerazione dalla ricerca ha una presenza social.

LinkedIn è la piattaforma più popolare con il 44% dei CEO presi in considerazione dalla ricerca presenti e il 45% di CEO attivi in piattaforma con l’obiettivo di ricercare nuovi talenti e consolidare la propria reputazione on line. Twitter è il secondo canale più usato, con il 15% di amministratori delegati presenti, mentre una percentuale inferiore di amministratori delegati utilizzano Facebook e Instagram.

Tra i primi 50 CEO individuati dalla ricerca, il 62% è presente su più di una piattaforma, evidenziando il fatto che la presenza, insieme alla costanza che li porta a postare il doppio di contenuti video rispetto ai colleghi ritenuti meno di successo, è premiante.

Rispetto alle industrie di provenienza dei CEO, il 48% opera nel settore Technology, il 41% nell’Health Care, il 35% nel Travel & Leisure, il 32% nei Financial Services e il 29% nel Retail.

E in Italia?

Brunswick Group – continua Iozzia – ha lanciato la ricerca su base mondiale, consolidando la metodologia di lavoro e affinando l’algoritmo che combina tutti i dati annessi alla presenza digitale dei CEO. Ora si apre un capitolo altrettanto interessante: localizzare la ricerca nelle diverse nazioni, in primis in Italia, e, verticalmente, nei settori di maggiore presenza di aziende italiane, per esempio il lusso e l’energia solo per citarne due. Riguardo la comunicazione attraverso i social media infatti c’è molta osservazione e attenzione a cosa fanno gli altri e l’identificazione di champion e di best practice da mostrare al top management e ai loro comunicatori aiuta a coglierne il valore attraverso un confronto stimolante”.

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