5 cose semplici da fare per diminuire l’inquinamento

Il 2019 è stato un anno davvero tragico dal punto di vista dell’ambiente. Incendi che hanno devastato migliaia di ettari di foreste, tra le quali anche quella dell’Amazzonia, il polmone verde del mondo, e un bilancio climatico che lo registra come il secondo anno più caldo di sempre. Anche in termini di emissioni di CO2, le cose non sono andate bene. Con 36,8 miliardi di tonnellate prodotte, è stato l’anno con il tasso più alto di sempre.
Appare evidente la necessità di ridurre il proprio impatto ambientale, imparando a inquinare meno e a produrre un minor quantitativo di rifiuti, che andranno poi smaltiti in modo adeguato. In particolare, si torna a parlare di RAEE, i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, il 40% dei quali continua ad essere gettato via in modo errato o illegale, per un totale di oltre 20 mila tonnellate solo in Italia, e di automobili private, che quotidianamente immettono nell’atmosfera tonnellate di polveri sottili.
Solo in Italia, lo scorso anno Legambiente ha registrato 26 centri urbani oltre i limiti di salvaguardia, sia per polveri sottili, sia per l’ozono, e in questo primo mese del 2020, 5 città (Frosinone, Milano, Padova, Torino e Treviso) hanno già registrato una ventina di sforamenti. Nonostante le allerte lanciate, l’auto privata continua ad essere il mezzo più utilizzato (65,3% degli spostamenti), con 38 milioni di vetture in strada ogni giorno.
La situazione sta diventando davvero preoccupante, tutti noi dobbiamo dare il nostro contributo. Purtroppo, ci sono ancora molte persone che smaltiscono i rifiuti in modo errato, in particolare i RAEE, gettati nella pattumiera dell’indifferenziata. Questi prodotti immettono nelle discariche comuni qualcosa che può avere effetti tossici e estremamente nocivi, e, inoltre, stanno buttando via qualcosa di prezioso. – Dichiarano Peter Windischhofer, Kilian Kaminski e Jürgen Riedl, fondatori della startup Refurbed, che si occupa proprio di prodotti tecnologici rigenerati – I RAEE possono, invece, essere rigenerati e tornare a nuova vita, garantendo ottime prestazioni equiparabili ai prodotti nuovi, oppure si possono recuperare gli importanti elementi che li compongono, come rame, zinco e persino oro e argento”.
Anche il 2020 non sta iniziando nel migliore dei modi, con le fiamme che stanno divorando ettari di foreste australiane. Per questo motivo, abbiamo avviato una campagna in collaborazione con l’organizzazione no profit One Tree Planted, dando la possibilità a chi acquista un prodotto sulla nostra piattaforma, di piantare un albero anche in Australia, oltre a Madagascar, Nepal e Haiti. Si tratta di un’iniziativa che è da sempre attiva nei nostri canali: per ogni acquisto, piantiamo un albero. Oltre a questo, noi come Refurbed ci stiamo impegnando a ridurre al minimo il nostro impatto ambientale, scegliendo prodotti rigenerati, sia a lavoro, sia nella vita privata, e andando a lavorare in bici o con i mezzi pubblici. Ma siamo consapevoli del fatto che anche noi, come tutti, potremmo fare di più”. concludono.

Ecco i 5 buoni comportamenti da adottare, secondo Refurbed

Cambiare la propria alimentazione riducendo il consumo di carne. Preferite i prodotti di stagione, meglio ancora se a Km 0. In questo modo, si ridurrà l’impatto ambientale delle serre e le emissioni prodotte dal trasporto delle merci.
Non lasciamoci tentare dalle mode: in molti sottovalutano l’impatto ambientale dell’industria del fashion che, invece, incide in misura notevole. Ogni giorno, migliaia di prodotti gettati via per far posto a qualcosa di nuovo, e, quasi sempre, questi capi non vengono smaltiti correttamente. Acquistiamo solo se ne abbiamo bisogno.
Preferire i prodotti rigenerati, ogni volta che sia possibile. Moltissimi, come quelli proposti da Refurbed, hanno prestazioni equiparabili ai prodotti nuovi, ad un prezzo inferiore. Risparmierete e avrete “tolto dalla discarica” un oggetto inquinante. In caso di elettrodomestici, optate per quelli di classe energetica A+++
Ridurre il ricorso agli oggetti monouso e preferire quelli con meno imballaggio possibile. Una buona idea può essere anche fornirsi presso negozi che vedono prodotti sfusi, portando da casa il proprio contenitore.
No a fumo e droghe che, oltre ad essere estremamente nocivi per la nostra salute, inquinano. I mozziconi di sigaretta, ad esempio, impiegano moltissimi anni per decomporsi. Inoltre, secondo uno studio americano i laboratori che processano la cocaina riversano ogni anno al suolo della regione delle Ande 10 milioni di litri di acido solforico, 16 milioni di litri di etere etilico e 8 milioni di litri di acetone.

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy 2030 NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

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