Energie rinnovabili: le previsioni al 2023

La divisione Global Natural Resources di BDO presenta le previsioni sul settore delle energie rinnovabili, illustrando lo scenario che andrà delineandosi a livello globale entro il 2023:

Futuro luminoso per l’energia solare

Nonostante gli ostacoli posti dalle tensioni geopolitiche e dall’incertezza economica, la capacità solare continuerà a crescere nei prossimi anni, tanto che l’energia solare generata a livello globale arriverà a superare un terawatt entro il 2023[1].

Lo stoccaggio al centro del dibattito

L’immagazzinamento dell’energia assumerà un ruolo chiave entro il 2023, poiché contribuirà ad aumentare l’affidabilità e la resilienza dei sistemi elettrici decentralizzati. L’adozione di soluzioni alternative di stoccaggio dell’energia, incluse le batterie a lunga durata per l’integrazione delle rinnovabili su vasta scala, crescerà almeno del 30% anno su anno[2] fino al 2023.

Vento a favore per l’energia eolica

L’energia eolica continuerà a crescere[3] e si registrerà un incremento delle capacità di stoccaggio relative specificamente ai venti on e offshore, con un vantaggio anche dal punto di vista economico. Inoltre, metà degli investimenti globali in energia eolica di qui al 2023 saranno rivolti a progetti e tecnologia offshore.

La convergenza energetica continua

Le società di risorse naturali, dal settore minerario all’Oil & Gas, continueranno a investire in tecnologie per l’energia pulita o rinnovabile[4] (tra cui la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del carbonio) per diversificare l’offerta e ridurre l’impronta di carbonio. Entro il 2023, le major dell’industria petrolifera e del gas che fanno parte della Oil and Gas Climate Initiative saliranno da 13 a 20.

Gli investimenti nel cleantech decollano

Si assisterà a un ritorno alla tecnologia pulita da parte di private equity e venture capital. Che sia cleantech o climate-tech, il quadro regolatorio, economico e scientifico nei confronti di queste tecnologie spingerà l’investimento privato globale a 600 miliardi di dollari entro il 2023.

È questa la lettura del team BDO del recente report Renewables 2019 pubblicato dall’International Energy Agency, che prevede che entro il 2024 quasi il 33% dell’elettricità mondiale proverrà da fonti rinnovabili, con il fotovoltaico in crescita quasi del 60%, seguito da eolico on shore (309 GW), idroelettrico (121 GW), eolico off shore (43 GW) e bioenergia (41 GW).

Carlo Luison, Sustainable Innovation Leader BDO Italia SpA, ha commentato: “Mai come oggi le rinnovabili si sono trovate al centro del dibattito internazionale: dalla preoccupazione per il cambiamento climatico in atto fino ai costi di produzione, passando per la pressione degli investitori sulle aziende, sono diversi i fattori che stanno portando all’adozione di politiche ESG (Environmental, Social and Governance). Si tratta di un trend consolidato anche nel nostro Paese, dove oltre il 30% dell’energia viene da fonti rinnovabili: all’interno di uno scenario in rapida evoluzione, il nostro Paese ha dimostrato un comportamento virtuoso. La strada da percorrere resta, comunque, ambiziosa: oltre alla fondamentale componente di innovazione tecnologica, è necessario prendere in considerazione gli impatti sociali della produzione e del consumo, nonché aspetti economici e normativi che svolgono un ruolo chiave nel favorire l’implementazione di sistemi energetici rinnovabili. Il prossimo passo è riuscire ad allinearsi con i cinque assi del programma “Benessere Italia” appena presentato dal Governo per perseguire gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU”.

 

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy 2030 NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi.

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