Il rapporto tra scienza e impresa: perché i parchi tecnologici sono importanti

I parchi tecnologici sono luoghi cardine del rapporto tra scienza e impresa che facilitano e velocizzano i processi di innovazione, dove coesistono ricerca, formazione e territorio

Immagine distribuita da Wallpaper Flare con licenza CCO

Indagare il rapporto tra scienza e impresa, le relazioni già in essere e quelle auspicabili tra ricerca e industria è una grande opportunità che non bisogna perdere per approfondire i grandi progressi che la scienza consente e consentirà nel prossimo futuro, oltre a  sensibilizzare la società riguardo l’importanza degli studi scientifici. Già nel mio libro Viaggio nell’innovazione, edito Guerini, ho dedicato un capitolo ai parchi tecnologici, luoghi cardine del rapporto tra scienza e impresa che facilitano e velocizzano i processi di innovazione, riportando gli esempi più emblematici e noti, dove coesistono ricerca, formazione e territorio. Alcuni esempi sono la Silicon Valley negli Stati Uniti, Sophia-Antipolis in Costa Azzurra, Porto Digital in Brasile, Adlershof in Germania, Kista Science City in Svezia, Cambridge Science Park in Inghilterra, Philips Research a Eindhoven in Olanda, campus Huawei di Dongguan in Cina e Kilometro Rosso in Italia. Alcuni dei quali ho avuto anche l’occasione di visitare durante gli Innovation Tour che organizziamo per le aziende.

I parchi scientifici e tecnologici si identificano in strutture composte da uffici, laboratori ed edifici frequentati da ricercatori di università e di istituzioni accademiche, da dipendenti di laboratori di ricerca pubblici e privati, da personale tecnico dei comparti manifatturieri con lo scopo di sperimentare, progettare, sviluppare e promuovere tutte le innovazioni generate nei vari ambiti di applicazione. Possiamo distinguere, come riporta anche il sito Treccani, tra parchi tecnologici, impianti di grande dimensione che ospitano sia imprese impegnate nell’adozione di innovazioni di prodotto o di processo, sia quelle che operano a supporto della progettazione e dell’adattamento delle stesse innovazioni su differenti sistemi di produzione; i poli tecnologici, impianti di dimensioni assai più limitate dei precedenti, ma con obiettivi pressoché analoghi e i parchi scientifici, impianti generalmente localizzati in prossimità di università, istituti di istruzione superiore o centri di ricerca avanzata, che presentano collegamenti operativi con questi organismi. Hanno come scopi principali la trasformazione dei risultati che scaturiscono dalla ricerca di base in applicazioni destinate al mercato, la creazione e lo sviluppo di aziende che utilizzano le nuove conoscenze prodotte e la promozione del trasferimento tecnologico dalle università e dalle altre istituzioni di ricerca alle imprese di progettazione e di adattamento delle conoscenze acquisite nell’ambito dei processi produttivi.

L’esempio più emblematico e noto di un parco tecnologico è la Silicon Valley, la zona urbana che si estende attorno alla Baia di San Francisco tra la Contea di Santa Clara e le città di San Jose e Palo Alto e di cui parleremo più ampiamente nel prossimo capitolo.

La Fondazione Sophia-Antipolis si basa sul lancio e sul confronto di idee aprendo diversi campi di riflessione. Ciò si ottiene organizzando simposi, seminari e mattine a tema. Oggi innovazione, ricerca e sviluppo costituiscono uno dei motori essenziali per la crescita delle imprese e delle attività nella regione. In questo campo, la Fondazione Sophia Antipolis organizza dimostrazioni di natura scientifica, simposi e colazioni con l’obiettivo di far emergere una nuova cultura imprenditoriale. La Fondazione ha anche il ruolo di identificare nuove tendenze o nuovi temi creando club aziendali. Questo passaggio si trova anche in  ambito europeo.

Berlin Adlershof è il principale parco scientifico e tecnologico della Germania e la sede numero uno della capitale per affari e media. Vi aspettano undici strutture di ricerca non universitaria, sei istituti di Humboldt University e oltre 800 aziende nei nostri moderni centri tecnologici e imprenditoriali. Berlino Adlershof è uno dei luoghi high-tech di maggior successo in Germania.

L’innovazione, la ricerca e una cooperazione aperta tra imprese, università e comuni sono anche di vitale importanza per le opportunità di espansione di un’azienda. Questa collaborazione genera un ecosistema che promuove la crescita e crea terreno fertile per migliori opportunità di business e competitività. Kista Science City possiede esattamente questo tipo di ecosistema per la crescita.

Il Cambridge Science Park, nel 2010, ha celebrato 40 anni di innovazione e collaborazione. Il Centro per l’innovazione di St John offre alle aziende in fase iniziale conoscenze basate su servizi business personalizzati e sistemazioni flessibili. È stato il primo centro di innovazione del suo genere in Europa ed è diventato famoso per il successo come incubatore di imprese che offrono esperienza, contatti, risorse e una presenza nella comunità. Si trova nel cuore del cluster tecnologico Greater Cambridge, in cui svolge un ruolo fondamentale.

Philips Research Eindhoven è situata nell’High Tech Campus (HTC) Eindhoven, che è il centro per l’innovazione tecnologica abilitata nei Paesi Bassi. È un campus aperto, mirato a favorire una cooperazione aperta tra diverse aziende e istituti. Oltre 8000 ricercatori, sviluppatori e imprenditori lavorano a stretto contatto con l’HTC, sviluppando tecnologie e prodotti di domani. Nel 2000, Philips ha deciso un nuovo destino per il sito dei laboratori di ricerca. Le barriere furono rimosse e fu fondato l’High Tech Campus Eindhoven, che da allora è diventato il più grande campus olandese di alta tecnologia. È una comunità davvero vivace e un ecosistema per l’innovazione. La ricerca Philips a Eindhoven è ben posizionata come pietra angolare del campus.

Kilometro Rosso è un parco scientifico e tecnologico che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori e operazioni di produzione hi-tech. Dotato di strutture flessibili e all’avanguardia, Kilometro Rosso offre tutti i servizi tecnici, logistici, informatici, promozionali, formativi e di consulenza necessari per incentivare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione tecnologica al fine di stabilire un efficace sistema di relazioni tra i propri partner e l’area circostante. Impegnato a funzionare come sito multidisciplinare, Kilometro Rosso riesce ad attrarre aziende che operano in un ampio spettro di settori. Il Parco è molto aperto a collaborare con aziende e università, nonché con enti regionali e istituzioni scientifiche, al fine di creare preziose linee di comunicazione e sistemi di relazione.

La Brembo S.p.a. è stata la prima società ad insediarsi in Kilometro Rosso: i nuovi laboratori e centri di ricerca, progettati dall’Atelier Jean Nouvel, sono collocati nella zona ovest e sono costituiti da volumi con un accentuato sviluppo longitudinale, perpendicolari all’allineamento del muro rosso e rivestiti da una pelle di lamelle semoventi di vetro. Kilometro rosso è il luogo di incontro tra ricerca e impresa: una struttura funzionale a generare sinergie tra attività imprenditoriali, centri di ricerca, laboratori, servizi professionali e alta formazione. Opera in logica aperta, secondo il modello dell’Open Innovation: lo sviluppo di sinergie tra competenze diverse permette di ridurre i tempi di sviluppo e trasferire soluzioni innovative al mercato.

Il futuro, anche nell’ottica di una ripresa economica solida e duratura, è sicuramente nei parchi tecnologici, alleanze tra scienza e impresa.

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