È uscito da pochi giorni il mio nuovo libro per le Edizioni Palinsesto, Arcipelago Innovazione, il futuro nelle nostre mani.
Come si legge dalla prefazione a cura di Jacopo Mele, fondatore di Moonstone, «in queste pagine, troverai spunti di riflessione, stimoli per l’azione e esempi di successo che dimostrano che il cambiamento è possibile quando ci impegniamo con determinazione e collaboriamo con gli altri. Ogni capitolo offre una panoramica approfondita dei temi trattati, arricchita da testimonianze, dati e analisi che ti aiuteranno a comprendere appieno le sfide e le opportunità che ci circondano. Che tu sia un accademico, un imprenditore, un attivista o semplicemente una persona interessata a fare la differenza, questo libro ti fornirà gli strumenti e l’ispirazione necessari per contribuire a costruire un futuro migliore per tutti noi. Speriamo che questo libro possa ispirarti e incoraggiarti a unirti al movimento per un mondo migliore. Insieme, possiamo affrontare le sfide che ci attendono e costruire un futuro più luminoso per tutti».
Ne anticipo l’introduzione.
È un’era caratterizzata dall’impotenza assoluta. Siamo reduci da una pandemia devastante e siamo circondati da due conflitti internazionali di grave entità: in Ucraina a seguito dell’invasione russa e in Israele a seguito della strage del 7 ottobre che ha dato inizio ad un conflitto rispetto al quale è difficile fare qualsiasi previsione. Ma nel mondo ci sono comunque infiniti conflitti che stanno continuando e di cui si parla di meno, ma che ogni giorno causano morti e distruzione.
Oltre a questo, abbiamo uno sviluppo esponenziale della tecnologia che sta cambiando il nostro modo di produrre, di lavorare, i nostri modelli di business e il nostro modo di consumare.
Ci sentiamo soli e impotenti rispetto a un mondo che sta cambiando cosi velocemente e rispetto al quale non si trovano esempi di governance all’altezza di guidarci, di sostenerci, di prendersi cura di noi. Dobbiamo auto organizzarci ed è quello che stiamo facendo.
Arcipelago innovazione vuole tentare di dare una mappa di esempi positivi presi da tutto il mondo nei quali, ci siamo riusciti, non siamo impotenti rispetto al futuro. E cosi possiamo iniziare la nostra navigazione dentro questo arcipelago che va dai parchi tecnologici in Europa e nel mondo, alle città da Malaga, a Amsterdam, a Bangalore, a San Francisco, che tentano di costruire esempi di sostenibilità ambientale e sociale, cosi come i Paesi Brasile, Australia, Canada, Danimarca, ognuno, pur fra contraddizioni, sta tentando di capire come costruire un nuovo mondo con nuove energie.
Nel mondo del lavoro cerchiamo di capire la great resignation e le skills del futuro, soft e green, l’intelligenza artificiale, come abiteremo il futuro tra bioedilizia ed ecovillaggi.
Insomma, alla fine saremo meno soli e, forse più potenti. Sì, si può fare, il futuro è nelle nostre mani, buona navigazione!
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