Aziende disposte ad investire in sicurezza informatica?

Il mercato della sicurezza informatica offre a tutti i partner di vendita, distributori e rivenditori specializzati e al dettaglio, un enorme potenziale di crescita del loro fatturato. Ciò è confermato dai risultati dell’ultimo report IT Security Economics di Kaspersky. Nel 2019, la percentuale degli investimenti in sicurezza, come parte del budget IT complessivo, delle piccole e medie imprese (PMI) è rimasta invariata rispetto all’anno precedente attestandosi al 23%. Guardando alle enterprise, la stessa percentuale è invece diminuita rispetto all’anno precedente (26% vs 27%). Nonostante ciò, il 33% delle enterprise e il 27% delle PMI intervistate ha dichiarato di voler investire di più in software di sicurezza. Questo dato dimostra che per i partner di canale ci sono ottime opportunità di posizionarsi come esperti di sicurezza informatica per i propri clienti e trarre, di conseguenza, un notevole profitto dalla loro disponibilità ad investire.

Dall’indagine annuale di Kaspersky che indaga, a livello globale, sulla disponibilità delle aziende a investire in sicurezza informatica e sulla gravità dei costi di follow-up degli incidenti di sicurezza, è emerso che, nel 2019, il numero totale di incidenti di qualsiasi tipo è aumentato. Nonostante questo dato allarmante, le PMI e le enterprise hanno dichiarato di essere convinte che il numero di minacce rivolte alla loro rete stia diminuendo. Il 55% delle imprese intervistate è sicuro che la propria rete non sia stata oggetto di pirateria informatica, anche se più di un terzo (38%) afferma di non disporre di conoscenze sufficienti in merito ai pericoli potenziali per la propria azienda.

“Dalla nostra indagine è emerso che sono ancora troppe le aziende esposte a enormi rischi per la propria sicurezza informatica. Investire in sicurezza informatica permette di essere sempre un passo avanti rispetto alle minacce informatiche in costante crescita. Dopo tutto, oggi, non si tratta più di evitare i classici attacchi malware. In caso di violazione della sicurezza, le organizzazioni mettono a rischio non solo le loro risorse finanziarie ma anche la loro reputazione. Pertanto, la sicurezza informatica deve essere un argomento più che rilevante per i manager a livello esecutivo”, ha dichiarato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.

Riconoscere le nuove potenzialità e posizionarsi come esperto

Secondo il report di Kaspersky, il 66% delle PMI e delle enterprise prevede, già quest’anno, di aumentare gli investimenti in personale di sicurezza interno.

La nomina di un Data Protection Officer (DPO), ad esempio, può contribuire in modo specifico a risparmiare denaro nel caso in cui si verifichi una situazione compromettente. Più di un terzo (34%) delle imprese con un DPO, non ha perso denaro dopo aver subito una violazione dei dati.

Avere un Security Operation Center interno (SOC) riduce notevolmente anche i costi di follow-up di un incidente di sicurezza informatica. Le imprese con SOC interno, hanno ridotto questi costi da 1,4 milioni di dollari a 675 mila dollari. Anche per le PMI, il totale dei costi di follow-up è diminuito da 129 mila dollari a 106 mila dollari.

“Molto spesso, anche quando esiste la volontà di investire in sicurezza informatica, mancano le competenze sia interne che esterne – soprattutto per quanto riguarda le PMI – e mancano anche le risorse per la sicurezza informatica e la protezione dei dati. La situazione attuale rappresenta un’enorme opportunità per soluzioni professionali e partner di colmare la carenza di esperti esterni e, allo stesso tempo, fornire ai team di sicurezza che lavorano all’interno dell’azienda le giuste soluzioni, servizi e competenze”, ha dichiarato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.

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