Passera: stop al beauty contest

Rivoluzione in arrivo per le frequenze. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, rispondendo nel question time alla Camera a un’interrogazione del deputato del Pd Michele Meta sulla revoca della procedura del beauty contest e il contestuale lancio di una gara per le frequenze tv.

Si profila quindi un radicale cambiamento di approccio del governo Monti non solo nei confronti del tema specifico dei multiplex televisivi con l’annullamento del contestato beauty contest, ma anche di un più generale intervento che riguardi l’intero sistema delle frequenze in linea con le richieste della Comunità Europea.  L’appuntamento è per il prossimo venerdi 9 gennaio quando il ministro Corrado Passera illustrerà al consiglio dei ministri i provvedimenti che intende adottare sul tema. 

«La procedura di beauty contest” ha sottolineato Passera “è stata prevista in un contesto economico e sociale molto diverso dall’attuale. Nel momento in cui il governo chiede sacrifici ai cittadini ha il dovere di dimostrare di saper valorizzare al massimo le risorse dello Stato, specie dove tali risorse sono limitate e tali da costituire un potenziale strumento di crescita per il Paese”.

Proprio per questo le frequenze verranno messe a gara con l’obiettivo di valorizzare il loro valore economico e strategico. Il periodo di riflessione era necessario, secondo il ministro, perché il diverso utilizzo delle frequaneza ha delle ricadute molto complesse sia sul fronte giuridico che regolatorio che andavano verificate e approfondite prima di prendere decisioni sul tema. Per questo, ha concluso il ministro, “è in corso un confronto con tutte le istituzioni coinvolte, e in particolare con l’Autorità di regolazione del settore e con la Commissione europea, tenuto conto della pendenza di una procedura di infrazione a carico dello Stato italiano”.

Indiscrezioni parlerebbero di un intervento legislativo sul tema attraverso il ricordo ad un decreto legge che riguarderà molto probabilmente tutto lo spettro delle frequenze, compresa la previsione di dedicare un ulteriore Gigahertz di spettro radio per le sempre crescenti necessità di banda larga mobile legata alla veloce crescita della penetrazione di smartphone e tablet.

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