Nuvole nere nel cielo di BSkyB

BSkyB attraversa un periodo di profonda incertezza. Principale operatore pay TV del Regno Unito (10,371,000 utenti) ed internet provider, l’azienda si trova ad affrontare contemporaneamente delle debolezze interne e l’ingresso sul mercato di nuovi agguerriti concorrenti.

Il broadcaster  di casa Murdoch (News Corp possiede una quota di controllo del 39.14%) ha subito un danno di immagine notevole per effetto degli scandali che hanno visto coinvolto alcuni tabloid britannici del magnate australiano. Murdoch gode, al momento, di ben pochi appoggi politici e di una pessima immagine popolare. In un business come quello della televisione e delle reti digitali, che è influenzato pesantemente da decisioni politiche, gli effetti di lungo periodo degli scandali potrebbero essere pesanti. La News Corp ha tentato di contenere i danni con una serie di dismissioni e separando maggiormente le attività editoriali dal nome della famiglia Murdoch. James Murdoch, figlio del magnate australiano, si è per questo motivo e per prepararsi al trasferimento dei quartieri generali della compagnia a New York, dimesso da una serie di incarichi nelle attività britanniche della famiglia.

BSkyB deve, inoltre, affrontare una serie di questioni centrali per il futuro dell’azienda e strettamente interconnesse: l’agguerrita concorrenza di nuovi e vecchi operatori, la necessità di forti investimenti per rinnovare le reti infrastrutturali ormai datate, l’andamento del mercato azionario, e i malumori interni all’azienda.

La pay TV di News Corp ha difronte a se la sfida lanciata da nuovi concorrenti intenzionati a scalfire la sua base abbonati. Netflix, un servizio di streaming video ha, proprio questo mese, avviato nel Regno Unito un servizio a pagamento che farà diretta concorrenza a Sky Go. La minaccia più seria viene, però, da YouView, un servizio video-on-demand  che sarà lanciato a Maggio grazie all’accordo tra diversi broadcaster, fra cui BBC e ITV, e diverse compagnie legate all’information technology (BT ha un ruolo centrale nell’operazione). L’accordo, mettendo insieme le competenze relative alle reti informatiche di BT ed i brand, gli archivi audiovisivi e il legame con il pubblico dei broadcaster, potrebbe incidere pesantemente sulla base utenti di BSkyB.

L’azienda deve fronteggiare, poi, una forte concorrenza nel settore dei servizi di rete. BT e Virgin Media posseggono circa il 50% dell’infrastruttura broadband del Regno Unito ed entrambe  hanno strategie molto aggressive per l’adozione della fibra. BSkyB, per non perdere clienti, è costretta a rinnovare le sue reti; a questo scopo, dovrà effettuare investimenti massicci. In un momento in cui le azioni della compagnia sono già in una fase di profonda svalutazione, i forti investimenti potrebbero generare un’ulteriore svalutazione della compagnia, cosa già avvenuta più volte in passato in periodi di forti investimenti.

La situazione finanziaria non brillante e l’incertezza che circondano l’azienda rendono, inoltre, la leadership meno solida che in passato proprio quando decisioni strategiche difficili devono essere prese. (A novembre un azionista su cinque ha votato contro la rielezione a presidente di Murdoch.)

Le scelte effettuate e la capacità del management di effettuare queste difficili scelte determineranno il futuro della azienda.

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